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Viterbo – “Non è il fallimento del sindaco Arena ma di tutto il centrodestra”. Cala il sipario sull’amministrazione comunale e Giacomo Barelli (Forza civica) fa scorrere i titoli di coda, non prima d’avere ripercorso i momenti salienti (nel male più che nel bene) di tre anni e mezzo vissuti nervosamente.
“Non bisogna far passare la linea che sia un fallimento di Arena – osserva Barelli – questo è il fallimento di un centrodestra che si era presentato come un’armata invincibile e poi vediamo che fine ha fatto. Il fallimento di un sistema di governo, che vado dicendo da tre anni a questa parte, ha scontato un deficit in competenza e capacità”.
Il sindaco, ma anche altri, hanno messo del loro. “Gli assessori – continua Barelli – non hanno meno responsabilità di Arena. Una coalizione a trazione Fratelli d’Italia, che poteva contare su assessorati importanti, dai Lavori pubblici al Turismo e per un periodo anche l’Urbanistica. Troppo facile addossare tutto al primo cittadino soltanto. Certo, come leader della coalizione ha le sue responsabilità, ma le hanno pure, se non di più, i partiti che la compongono”.
Barelli non salva nessuno. “Nemmeno la Lega. Ha toccato poche volte il pallone a palazzo dei Priori, ma non dimentichiamoci l’ex vicesindaco Contardo che è stato revocato, con la città diventata come la foresta di Sherwood.
Ma poi, l’incapacità dell’assessora ai Lavori pubblici Laura Allegrini, che è riuscita ad aprire solo il Museo di Sebastiano del Piombo, che noi avevamo cantierato e dopo tantissimo tempo.
Non c’è una classifica di chi ha amministrato peggio, non si salva nessuno e nessuno raggiunge la sufficienza”.
Ripercorrendo i tre anni e mezzo di centrodestra a palazzo dei Priori, all’esponente Forza civica rimane difficile scegliere un episodio piuttosto che un altro.: “La piscina comunale, con la vicenda che si è trascinata a lungo o l’immondizia, con l’appalto dei rifiuti che non si capisce bene a che punto siamo. Ma ricordo anche il piano del commercio o lo spostamento del mercato del sabato, con effetti negativi per la città”.
Una parentesi si chiude, a primavera il voto. “Ma i cittadini già da tempo avevano capito. Ricordo la petizione lanciata da Tusciaweb, presa in modo molto serio dalle persone che hanno firmato.
Semmai, la politica non aveva capito il messaggio, a partire dall’atteggiamento superficiale del sindaco. Il malessere c’era e poi s’è visto.
Un progetto politico fallito da tempo e se oggi siamo a questo, il merito è anche dell’opposizione.
Ma il sindaco è solo un simbolo, non cade soltanto Arena ma l’intera amministrazione”.
Giuseppe Ferlicca
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