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Vetralla – Omicidio del piccolo Matias, nuovo sopralluogo nella casa del delitto.
Oggi i carabinieri del comando provinciale di Viterbo tornano al civico 6 di stradone Luzi, a Cura di Vetralla, per ulteriori accertamenti e rilevamenti nell’appartamento in cui è stato trovato morto Matias, 10 anni. Un omicidio per il quale è stato arrestato il padre Mirko Tomkow, 44 anni.
Da quel 16 novembre tanto è già stato raccolto nelle indagini condotte dai militari del nucleo investigativo e coordinati dal pm Stefano d’Arma. Mancano l’esito dell’autopsia e i risultati di quanto raccolto e fatto analizzare dai Ris di Roma. Appena tutto ciò arriverà, la procura di Viterbo sarebbe pronta a chiudere le indagini.
Matias è stato trovato senza vita nel cassone del letto con un coltello al collo e dello scotch sul volto. Quella mattina il padre, arrivato da Roma in treno e dopo aver recuperato la sua auto, sarebbe passato davanti alla scuola del figlio per poi entrare nell’appartamento dove il piccolo viveva con la madre che in quel momento non era in casa.
Dopo aver ucciso il bambino, Tomkow avrebbe imbevuto un lenzuolo di liquido infiammabile, probabilmente con l’intento di dare fuoco a tutto. Ma in preda ai fumi dell’alcool ha perso conoscenza. Trasportato all’ospedale di Belcolle, è stato ricoverato nel reparto di medicina protetta e, dopo le dimissioni, trasferito in carcere.
Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.