Roma – La quarantena può essere ridotta a cinque giorni con tampone finale per i vaccinati con dose booster entrati in contatto con dei positivi. Nessun giorno di isolamento invece per le persone impiegate nei servizi essenziali con terza dose, che dovranno però indossare una mascherina Ffp2 per circa una settimana. Purché chiaramente in entrambi i casi non ci sia l’insorgenza di sintomi.
Viterbo – Il centro vaccinazione anti-Covid all’ospedale di Belcolle
Sarebbe questo a quanto si apprende l’orientamento del Comitato tecnico scientifico (Cts) che nella giornata di oggi è stato richiesto dal governo. Già da un paio di giorni l’esecutivo e le regioni avevano cominciato a riflettere su un ipotetico accorciamento della quarantena per chi ha ricevuto anche la terza dose. Ma prima di procedere a un’eventuale modifica della normativa attualmente in vigore, che non prevede nessuna eccezione per chi ha la dose booster, era necessaria un’attenta valutazione scientifica da parte del Cts. Che ora è arrivata e ha avallato la l’ipotesi del governo.
Per quanto riguarda le persone che risultano positive al Covid, potranno uscire dalla quarantena dopo sette giorni e non più dopo dieci, se al termine di questo periodo risultano negative a un tampone.
Obiettivo della riduzione della riduzione della quarantena per chi ha fatto la terza dose è quello di evitare una brusca frenata dell’attività produttiva e del funzionamento dei servizi essenziali a causa dei tanti lavoratori in isolamento per essere entrati in contatto con dei positivi.
Il parere del Cts è in corso di discussione ora da parte del governo nella cabina di regia a Palazzo Chigi.