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Viterbo – Arriva il presidente Alessandro Romoli in provincia.
Dopo il discusso voto del 18 dicembre e la vittoria dell’alleanza FI-Pd, che ha avuto come prima ripercussione da parte degli avversari FdI e Lega la caduta del comune di Viterbo e la risposta dell’uscita di FI dalla maggioranza a Civita Castellana, oggi il primo consiglio provinciale.
A palazzo Gentili, all’ordine del giorno c’è la convalida degli eletti. Ma alcuni consiglieri nel frattempo sono decaduti dalle loro funzioni ancora prima d’arrivare a via Saffi.
Essendo consultazioni di secondo livello, a votare vanno amministratori dei sessanta comuni della Tuscia ed eleggono loro colleghi, sindaci o consiglieri, appunto.
Tuttavia, c’è chi nel giro di dieci giorni ha perso la carica ricoperta. Si tratta di quelli del comune di Viterbo.
L’amministrazione guidata dal sindaco Arena è stata sfiduciata e da ieri c’è il commissario al posto del primo cittadino a fare le funzioni di sindaco, consiglio e giunta.
Di conseguenza, quattro consiglieri sono stati eletti in provincia e automaticamente decaduti.
Così, al posto di Giulio Marini (FI) arriva Francesco Ciarlanti, Glauco Clementucci sostituisce Lina Delle Monache (Pd), mentre Antonio Porri subentra a Gianluca Grancini (FdI) e Angelo Rauso sederà al posto che aveva “prenotato” Stefano Caporossi (Lega).
Il risultato della caduta del comune capoluogo è che la città di Viterbo a palazzo Gentili non avrà rappresentanti. In provincia, solo consiglieri provinciali.
Giuseppe Ferlicca
Il consiglio provinciale
Tuscia Democratica: Pietro Nocchi, Glauco Clementucci, Giulia De Santis, Maurizio Palozzi ed Eugenio Stelliferi.
Azzurri per la Tuscia: Francesco Ciarlanti ed Ermanno Nicolai.
Tuscia Tricolore Antonio Porri e Luca Giampieri.
Prima la Tuscia: Angelo Rauso e Stefano Zacchini.
Per i beni comuni: Fabio Valentini.
