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Tragedia del Mottarone, Eitan in Italia: “Contento di tornare a casa”

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Travacò Siccomario  – “Sono contento di essere tornato a casa”. Secondo quanto riporta l’Ansa, sono queste le prime parole del piccolo Eitan, unico superstite della tragedia del Mottarone, al suo rientro in Italia. 

Le ha sussurrate all’orecchio dell’agente che lo ha accompagnato a casa ieri sera, nel paesino di Travacò Siccomario.


Amit Biran, Tal Peleg e i due figli Eitan e Tom

Amit Biran, Tal Peleg e i due figli Eitan e Tom


Eitan è il bambino di 6 anni che si trovava all’interno della cabina della funivia che è crollata il 23 maggio, provocando la morte di 14 persone. A perdere la vita anche i genitori di Eitan, il fratellino e i nonni. Lui l’unico sopravvissuto. 

Da quel momento Eitan, di origini israeliane ma da anni residente con la famiglia a Pavia, si è ritrovato al centro di una controversia tra le famiglie da parte di padre e madre. Il nonno materno lo avrebbero portato forzatamente in Israele. Ora il rientro in Italia, con un volo Tel Aviv-Bergamo, atterrato alle 22  di ieri sera. Con Eitan c’erano la zia paterna Aya Biran, nominata fin da subito dopo l’incidente sua tutrice, suo marito Or Nirko e le due cuginette.

Ad attenderlo nella casa di Travacò Siccomario, di fianco a quella dove viveva con mamma e papà, c’erano i nonni paterni.

“Dopo 84 giorni da quando è stato allontanato illegalmente dalla sua casa – ha spiegato un portavoce della famiglia Biran -, Eitan tornerà ora alla routine, a tutti gli ambienti medici, terapeutici ed educativi, ai suoi amici del quartiere e alla scuola, alla comunità in cui è cresciuto, e al suo adorato gatto Oliver”.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, i legali della famiglia lanciano l’appello “per permettere ad Eitan di riprendere la sua vita di bambino di 6 anni”.

“Ora – affermano – si spengano i riflettori sulla sua vita privata e si apra una nuova fase; un percorso di crescita più sereno, ancora più necessario se si considera la terribile tragedia che l’ha coinvolto”.

A dare una svolta alla vicenda è stata la Corte Suprema di Tel Aviv. Il giudice, confermando le due decisioni delle scorse settimane di primo e secondo grado, ha stabilito il ritorno di Eitan in Italia. Il giudice ha dichiarato illegittima la sottrazione del minore da parte del nonno materno, destinatario di un mandato d’arresto internazionale. 


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