Sanremo – “Chiarisco una cosa: non vorrei che sembrasse che mi sono intestardito a fare Sanremo a tutti i costi. Lo deve volere la Rai, la discografia e la città di Sanremo. Lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022”. A dirlo, senza giri di parole, Amadeus in un’intervista al Corriere della Sera. “La Rai è compatta, ma il fronte deve essere unito anche nei confronti di tutte le polemiche, sennò sembra il classico armiamoci e partite”, sottolinea il conduttore.
Festival di Sanremo 2020 – Fiorello e Amadeus
L’edizione 2021 del Festival è in programma dal 2 al 6 marzo prossimo.
“Se lo posticipi a maggio non è Sanremo, ma il Festivalbar – prosegue – E poi chi ci dice che a maggio avremo lasciato le mascherine e potremo abbracciarci tranquillamente? Se così fosse firmerei subito, ma a maggio probabilmente saremo più o meno nella stessa situazione. Quindi spostarlo per trovarsi con gli stessi problemi non avrebbe senso”.
E infine precisa: “Io sono sempre stato chiaro o Sanremo si fa in sicurezza perché la salute viene al primo posto, oppure non si fa”.
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