Viterbo – “Ho accettato volentieri l’invito di don Massimiliano perché mi ha riportato in un luogo conosciuto e che mi è sempre caro”. A pronunciare queste parole il cardinale Marcello Semeraro. Il prefetto della Congregazione delle cause dei santi ha celebrato oggi l’omelia delle 10,30 alla Basilica di Santa Maria della Quercia. Accanto a lui il parroco Massimiliano Balsi. Quella di questa mattina è stata una visita accolta con molta partecipazione da parte dei viterbesi; tante le persone che hanno preso parte alla cerimonia, nel pieno rispetto delle regole anti-Covid.
La visita del cardinale Semeraro nella città dei papi non è la prima. Negli anni sono state diverse le occasioni che lo hanno portato a Viterbo e in particolare alla Quercia. Il cardinale è infatti legato alla Basilica per la sua devozione verso la patrona delle diocesi di Viterbo e per l’amicizia con il vescovo Dante Bernini, suo predecessore nella sede episcopale di Albano.
“Sono stato invitato da don Massimiliano – ha detto il cardinale Semeraro durante l’omelia -, ho accettato volentieri questo invito perché mi riporta in luogo conosciuto e in un luogo che mi è sempre caro. Per 16 anni sono venuto qui a trovare don Dante Bernini. E le mie visite sono continuate anche dopo la sua morte. Oggi sono riconoscente perché sto passando in vostra compagnia questa domenica”.
Poco prima della celebrazione il parroco don Massimiliano ha donato una croce pettorale al cardinale. Alla liturgia ha preso parte anche la delegazione di Viterbo-Rieti del sovrano militare Ordine di Malta.
Marcello Semeraro è stato per molti anni vescovo di Albano; la sua nomina il primo ottobre 2004 da parte di papa Wojtyła. Negli anni però tante le cariche ricoperte.
Nel 2009, papa Benedetto XVI lo ha scelto come membro della Congregazione delle cause dei santi. Nel 2013 papa Francesco lo ha nominato segretario del Consiglio dei cardinali.
Il 15 ottobre 2020 il penultimo incarico in ordine di tempo: è stato nominato prefetto della Congregazione delle cause dei santi ed elevato alla dignità di arcivescovo. Per via di questo nuovo incarico, Semeraro ha lasciato la guida della diocesi di Albano, rimanendone amministratore apostolico fino alla nomina di un successore.
Il 25 ottobre, durante l’Angelus, papa Francesco ha annunciato la sua nomina a cardinale nel concistoro del 28 novembre seguente.
A prendere parte alla celebrazione anche molti giovani e ragazzi. E nell’omelia Semeraro si è in particolare rivolto a loro con una riflessione moderna e attuale. “Oggi ci sono molti influencer, ma pochi maestri – ha detto Semeraro – Da quanto so gli influencer cercano di influenzare l’opinione pubblica per indirizzare i gusti, la moda e anche la politica. Ce ne sono di tante specie. Gesù però è uno che aiutava a maturare e a crescere, non voleva ‘influenzare’ o portare a fare delle conoscenze. Gesù non detta la moda, ma la sua parola ci aiuta a crescere”.
Al termine della celebrazione Massimiliano Semeraro ha visitato la tomba di don Dante Bernini.
Maurizia Marcoaldi
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