Viterbo – “Sinceramente anche da solo lo voglio fare. Questa mattina sarò a Porta della Verità per lasciare un mazzo di fiori davanti alla casa da cui uscirono Emanuele Vittorio Anticoli, Letizia Anticoli e Angelo Di Porto”. La decisione il sindaco di Viterbo Giovanni Arena l’ha presa ieri sera. Oggi è il Giorno della memoria, la giornata internazionale dedicata al ricordo e alla commemorazione delle vittime della Shoah, lo sterminio di 12 milioni di persone, di cui 6 milioni ebrei, da parte di nazisti e fascisti durante la seconda guerra mondiale. Il primo Giorno in epoca Covid. L’anno scorso, a gennaio, ancora non c’era l’emergenza. Quest’anno niente manifestazioni pubbliche, corone di fiori o targhe.
Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena
“Resta fermo quando scritto nel comunicato inviato – aggiunge poi Arena -. Quest’anno non possiamo fare la manifestazione con i ragazzi dell’Istituto comprensivo Fantappie. Come ogni anno. Però nulla mi impedisce di andare per conto mio. Un dovere, come sindaco e come uomo, nei confronti di tutti coloro che sono stati perseguitati, deportati e sterminati dai nazisti”.
Ieri sera il comunicato inviato ai giornali. “Le disposizioni anti Covid – aveva detto il sindaco Arena in una nota del comune – non ci consentono di ritrovarci in via della Verità, davanti all’abitazione di Emanuele Vittorio Anticoli, Bruno Di Porto e Letizia Anticoli, per onorare la famiglia ebrea che trovò la morte nei campi di concentramento ad Auschwitz e Mauthausen nel 1944. Sarebbe stato bello poter condividere come ogni anno questa triste ricorrenza”.
Viterbo – Le pietre d’inciampo a Porta della Verità
Tutti gli anni la scuola Fantappie, l’istituto sta a pochi passi da Porta della Verità, celebra la Giornata della memoria, istituita in Italia con una legge del 2000, incontrandosi davanti all’abitazione delle famiglie Di Porto e Anticoli dove nel 2015 l’artista Gunter Demnig ha messo tre pietre d’inciampo. Grazie all’università della Tuscia d all’associazione ArteInMemoria. Piccoli blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone sulla faccia superiore con i nomi delle persone deportate, il luogo di deportazione e la data di morte. Le pietre sono incorporate nel selciato stradale delle città, davanti alle abitazioni degli ebrei uccisi.
Viterbo – La cerimonia all’università della Tuscia
Con i ragazzi della Fantappie, sempre ogni anno, una delegazione del comune di Viterbo. L’anno scorso l’Unitus, all’ingresso dell’Aula magna di Santa Maria in Gradi, da parte sua, oltre alle pietre d’inciampo, ha dedicato una targa commemorativa ai 12 ebrei viterbesi che prima di essere deportati nei campi di sterminio passarono per quella che oggi è la sede del rettorato dell’università e che una volta era invece il carcere della città. A un centinaio di metri da Porta Romana.
Quest’anno, con l’emergenza Covid in corso, per evitare assembramenti e mantenere le distanze, niente presenza in piazza. Solo appuntamenti on line. Eccezion fatta per la Prefettura che alle 11, al Palazzo del governo di piazza del comune, consegnerà “delle medaglie d’onore – riporta una nota della prefettura – per le vittime dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati, militari e politici, italiani nei campi nazisti”. Sempre alle 11 il sindaco Arena si collegherà con l’Istituto Fantappie per un incontro on line organizzato dalla scuola per il Giorno della Memoria.
Viterbo – Le pietre d’inciampo a Porta della Verità
Altre iniziative nella Tuscia sono previste a Calcata, con una mostra organizzata dalla Federazione italiana associazioni partigiane, a Civita Castellana, dove è previsto un intervento streaming sulla pagina facebook del comune della testimone Lorella Ascoli, a Montalto di Castro, qui verrà ripercorsa la storia di Elena Servi, sopravvissuta alla Shoah e oggi presidente dell’associazione pitiglianese “La piccola Gerusalemme”, e a Vetralla con il comune che ha voluto alcuni eventi on line con la partecipazione degli alunni della scuola primaria e della scuola di primo grado.
“Per l’intera giornata del 27 gennaio – ricorda inoltre il comunicato del comune di Viterbo – bandiere a mezz’asta anche su Palazzo dei Priori. Su disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e come da comunicazione della Prefettura, in occasione del Giorno della Memoria gli edifici pubblici dovranno esporre bandiere a mezz’asta in segno di memore omaggio alle vittime dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati, militari e politici italiani nei campi nazisti”.
Viterbo – Le celebrazioni degli anni precedenti davanti all’abitazione di Emanuele Vittorio Anticoli, Letizia Anticoli e Angelo Di Porto
“Essere presenti è importante – ha poi spiegato Arena a proposito della sua decisione di portare un mazzo di fiori a Porta della Verità – soprattutto come rappresentante della città di Viterbo”.
“E’ nostro dovere oltre ogni impedimento – ha poi detto il sindaco in un video rivolto ai ragazzi delle scuole – continuare a riflettere facendo proprio il ricordo di quanto accaduto, rendersi responsabili nei confronti del futuro affinché quegli indicibili orrori non possano più ripetersi. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. La distanza non ci impedirà di celebrare questa giornata”.
Daniele Camilli
– Arena: “L’importanza della memoria oltre ogni impedimento legato alla pandemia”




