Anche tu redattore - Corchiano - La lettera di Daniela Scardiglia e di suo marito Fabio Achilli ricoverato per più di un mese nel reparto di rianimazione

“Grazie ai meravigliosi guerrieri della terapia intensiva”

Coronavirus – Una terapia intensiva

Corchiano – Riceviamo e pubblichiamo – La Storia vi ricorderà come gli angeli ma per me e mio marito Fabio sarete sempre i guerrieri, che hanno condiviso quotidianamente le trincee della mia disperazione.

Al posto della fanfara, i bip dei macchinari, niente eserciti o armi ho visto perché qualcuno si è dimenticato di darvele.

Niente medaglie sulle vostre maschere anonime, ma solo la forza della vita.

Spesso neanche gli onori, ma solo i cuori e le anime di quelli che vi hanno incontrato.

Mi avete tenuta per mano, dandomi speranza anche quando non c’era. Siete diventati madri, padri, figli di coloro che non potevano avere nessuno sequestrati da questo infame male.

Avete avuto paura insieme a me, vi siete inginocchiati pregando al posto mio la sera di Natale, per poi abbandonarvi sopraffatti dalla stanchezza su di un vecchio termosifone abbracciandovi da soli per farvi coraggio.

Vi ho visto in quell’assurdo silenzio, riuscire a strappare un sorriso, accarezzare i loro visi pieni d’angosce per poi scoppiare in un fragoroso applauso quando lasciate andare verso la ritrovata vita i genitori, i figli, i mariti, le mogli che prima avete accudito.

Grazie guerrieri! Per noi ancora la strada è ancora lunga, ma voglio con queste mie parole darvi la forza per aiutare tutti.

Grazie meravigliosa truppa di guerriere e guerrieri della terapia intensiva.

Daniela Sciardiglia
Fabio Achilli

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