Vejano – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dalla sindaca di Vejano Pasquali al presidente della regione Lazio Zingaretti e all’assessore alla Salute D’Amato – Egregio presidente, rivolgo alla sua cortese attenzione questo mio breve scritto, in qualità di sindaco di Vejano, piccolo paese al confine tra la provincia di Viterbo e quella di Roma, per perorare la causa che già da tempo anima varie iniziative di gruppi di cittadini, in particolare quelli costituitisi nel ‘Comitato ex ospedale Sant’Anna di Ronciglione’.
È proprio con riferimento all’ex ospedale Sant’Anna di Ronciglione che mi permetto di inviarle queste poche righe, intervenendo in un dibattito preesistente, dibattito che si è intensificato e rafforzato in questi ultimi mesi in cui sta imperversando la pandemia Covid-19, e per cui sono stata contattata quale parte interessata.
Infatti, sono numerosi gli appelli che richiedono la trasformazione del detto ex ospedale affinché possa essere ripristinato quale Punto di primo intervento.
Tali accorati appelli sono stati reiterati in maniera più intensa – sia a mezzo stampa, che attraverso le vie dirette ai competenti organi regionali – dal Comitato ex ospedale Sant’Anna di Ronciglione, soprattutto in quest’ultimo anno, in ragione della grave crisi sanitaria che stiamo vivendo.
A tal proposito, del resto, risulta di immediata evidenza che, se già la pregressa chiusura dei Ppi aveva creato disagio nei mesi passati, oggi come non mai, in piena ed estrema emergenza sanitaria, le problematiche vengono amplificate e decuplicate, tanto che si evidenzia quotidianamente il costante sovraffollamento dei pronto soccorso, specificatamente quello dell’ospedale di Belcolle in Viterbo.
E, purtroppo, verifichiamo sulla nostra pelle che si tratta di una carenza sanitaria strutturale, visto che questo ospedale, che rappresenta il polo ospedaliero principale della provincia di Viterbo, è il fulcro attorno al quale ruotano 60 comuni per un totale di circa 330mila abitanti.
È innegabile che una rete di assistenza sanitaria più strutturata nelle zone periferiche alleggerirebbe i carichi di lavoro del pronto soccorso e dell’intera struttura ospedaliera di Belcolle, ed inoltre garantirebbe una migliore accessibilità ai servizi sanitari e di assistenza ospedaliera agli utenti di tutti i paesi della parte sud della Tuscia, poiché alcuni di essi transitano necessariamente da una strada tortuosa che valica i Monti Cimini, ma anche chi – come noi – si trova sull’asse della Via Clodia, prima di immettersi sulla direttrice Cassia, deve attraversare zone impervie, specie in inverno, con smottamenti frequenti, attraversamento di cinghiali, precipitazioni nevose, strade ghiacciate etc, compiendo un tragitto potenzialmente pregiudizievole per la rapidità di intervento dei mezzi di soccorso.
Del resto, vi è notevole distanza tra questi paesi della bassa Tuscia e Viterbo, e, considerando le criticità del tragitto, quest’area potrebbe delinearsi come disagiata, e pertanto necessitante di una ripristinata struttura di Ppi individuabile nel già preesistente ex ospedale Sant’Anna di Ronciglione, in un momento di straordinaria emergenza sanitaria, come quello attuale.
Mi rivolgo a lei, presidente, quale massima autorità politica territoriale, con intento meramente costruttivo, in quanto – condividendo completamente le istanze che arrivano dalle nostre comunità, pur periferiche – oso fare ragionevole assegnamento in una sua autorevole interlocuzione, in risposta alle pressanti e preoccupate richieste del territorio, e dichiarandomi a disposizione per ogni necessario ulteriore passaggio, nel comune intento di lavorare nell’interesse dei cittadini, e del bene primario del diritto alla salute.
Ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione che vorrà riservare alla presente, e per l’intanto porgo i miei cordiali saluti.
Teresa Pasquali
Sindaco di Vejano
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