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“No alle scorie radioattive nella Tuscia”, superate le 15mila firme in 48 ore

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Deposito scorie radioattive - Le aree idonee nel Viterbese

Deposito scorie radioattive – Le aree idonee nel Viterbese

Viterbo – Grande mobilitazione dei cittadini della provincia di Viterbo.

La petizione “No alle scorie radioattive nella Tuscia” lanciata dal sindaco di Bagnoregio, Luca Profili, raggiunge e supera le 15mila firme in 48 ore.

Sogin – si legge nel testo della campagna su change.org –, la società pubblica che ha il compito di smantellare le centrali nucleari presenti in Italia e di mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi provenienti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare, ha pubblicato la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, ovvero un elenco dei siti dove potrebbero essere sistemati in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività. Tra questi siti, alcuni ricadono nella zona della Tuscia, nei comuni di Ischia di Castro, Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Gallese, Corchiano“.

L’obiettivo della raccolta firme, destinata a governo e consiglio dei ministri, è quello di evitare che la scelta ricada su uno dei territori della Tuscia considerati potenzialmente idonei dal piano.Su un totale di 67 siti che soddisfano i criteri stabiliti dalla carta delle aree papabili, ben 22 sin trovano nella provincia di Viterbo.

Il no, unanime, è stato gridato a gran voce anche dal mondo politico e non solo. Tra gli ultimi interventi di ieri, quello del presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici.

Le nostre perplessità nascono proprio da uno dei criteri di valutazione della Sogin per la realizzazione del Cnapi – ha spiegato quest’ultimo – che al punto CA11 recita così: ‘Non sono particolarmente indicate zone agricole di particolare qualità e tipicità e luoghi di interesse archeologico e storico’. Il nostro territorio vanta Dop e Igp di grande pregio, aree archeologiche famose in tutto il mondo, paesaggi e territori, che con la loro bellezza incontaminata e preservata dalle aziende agricole, fanno si che siano fonte di attrazione turistica, sostenendo l’economia ed il benessere”.

Samuele Sansonetti


Le zone idonee in Italia

Toscana-Lazio: 24 zone tra le province di Siena, Grosseto e Viterbo (Comuni di Pienza, Campagnatico, Ischia e Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Gallese, Corchiano)

Piemonte: 8 zone tra le province di Torino e Alessandria (Comuni di Caluso, Mazzè, Rondissone, Carmagnola, Alessandria, Quargento, Bosco Marengo e così via)

Basilicata_Puglia: 17 zone tra le province di Potenza, Matera, Bari, Taranto (comuni di Genzano, Irsina, Acerenza, Oppido Lucano, Gravina, Altamura, Matera, Laterza, Bernalda, Montalbano, Montescaglioso)

Sardegna: 14 aree tra le zone in provincia di Oristano (Siapiccia, Albagiara, Assolo, Usellus, Mogorella, Villa Sant’Antonio, Nuragus, Nurri, Genuri, Setzu, Turri, Pauli Arbarei, Ortacesus, Guasila, Segariu, Villamar, Gergei e altri)

Sicilia: 4 aree nelle province di Trapani, Palermo, Caltanissetta (Comuni di Trapani, Calatafimi, Segesta, Castellana, Petralia, Butera).


Articoli: Otto comuni della Tuscia tra le aree idonee al deposito di rifiuti radioattivi – Scorie radioattive nella Tuscia, lunedì call conference organizzata dalla Provincia  – Lorenzoni (M5s): “Battistoni dimentica che nel 2010 il suo partito faceva del nucleare il suo cavallo di battaglia?”  – Pontuale (Pd): “Contrari al deposito di rifiuti radioattivi, ma no allarmismi” – Novelli: “La comunità caninese contraria allo stoccaggio di rifiuti nucleari”  – Giampieri (FdI): “Ordine del giorno in ogni consiglio comunale contro deposito nucleare” – Cgil, Cisl, Uil: “Fermamente contrari al deposito di rifiuti radioattivi nella Tuscia” – Italia Nostra e Forum ambientalista: “Completa indifferenza nello svendere un’intera comunità” – Fdi Tarquinia: “No ai rifiuti tossici in un territorio con già due centrali” – Orizzonte Lazio: “Scorie radioattive, difenderemo il territorio dall’ennesimo tentativo di stupro” – Bordo: “Invece di promuovere il turismo ci chiedono di far diventare le nostre terre discariche nucleari” – Dottarelli: “Sembra un vizio, ieri le centrali geotermiche e oggi le scorie radioattive” – Assonautica: “Pronti a mobilitazioni per esprimere il nostro dissenso” – Ghinassi: “Come giustificare un deposito di scorie radioattive in aree a vocazione agricola e turistica?” – Corchiano, Gallese e Vignanello: “I siti individuati confinano con monumenti naturali e parchi nazionali” – Comune di Capalbio: “Tutti i comuni della Maremma si uniscano nella lotta alle scorie nucleari” – M5s Montalto di Castro: “Deposito nazionale di rifiuti radioattivi, il nostro territorio ha già dato troppo” – Bigiotti (Anci Lazio): “La Tuscia non deve diventare la pattumiera d’Italia” – Ceccarelli: “Bisogna essere uniti, compatti e decisi nel difendere il nostro territorio” – Ass. Montalto e Pescia legate insieme: “Il nostro territorio giudicato ‘molto buono’ per ospitare le scorie, serve una grande battaglia di tutti” – Forza Italia Canino: “Canino è zona archeologica e ha prodotti Dop, le scorie nucleari qui no” – Cisal: “La Tuscia condannata a diventare la pattumiera del nucleare nazionale” – Codacons: “Contro le scorie nucleari arriva la task force di avvocati” – Lega Viterbo: “La scelta di includere 22 aree della Tuscia su 67 è un vero e proprio attacco” – Benni: “La proposta di deposito dei rifiuti radioattivi a Montalto è offensiva e irragionevole” – Fisascat: “La Tuscia deve sviluppare il turismo, non diventare un deposito di scorie radioattive” – Righini (FdI): “Scorie nucleari nella Tuscia, Zingaretti non poteva non sapere” – Palozzi (Cambiamo): “Il Lazio non può permettersi un sito di scorie nucleari nella Tuscia” – Pacifici (Coldiretti): “Pronti a tutelare il nostro territorio da progetti che rischiano di intaccarlo e inquinarlo”

 


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