Viterbo – Una volta i tifosi il motorino se lo portarono sugli spalti. In curva. Stadio San Siro, Milano. Davanti a tutti. Durante una partita di calcio. A Viterbo, invece, il motorino qualcuno lo parcheggiava tranquillamente nella biblioteca comunale a piazza del Teatro, in mezzo ai fondi antichi dell’archivio storico della città. Sui quali si potevano prendere pure degli appunti con penna e matita. Libri, pergamene e documenti con secoli di storia abbandonati nel più totale degrado. Un’incuria andata avanti probabilmente per anni, se non di più.
Viterbo – La biblioteca comunale degli Ardenti – Palazzo Santoro
A raccontarlo una serie di foto conservate in un armadio della biblioteca Anselmo Anselmi di viale Trento che testimoniano la situazione ereditata dal commissario Paolo Pelliccia. L’altra costola del consorzio, viale Trento, che gestisce le biblioteche. La prima è appunto la biblioteca comunale degli Ardenti, davanti al teatro dell’Unione. Ce ne sarebbe stata pure una terza di costola. Un garage in via San Bonaventura, dove c’era l’emeroteca. Tutto, per come era ridotta e per il posto in cui stava, fuorché un’emeroteca. Fintanto che il commissario del consorzio Palo Pelliccia non ha spostato tutto a viale Trento e chiuso per sempre il garage.
Viterbo – Il motorino parcheggiato in mezzo ai libri antichi. Sullo sfondo la macchina blu dentro Palazzo Santoro
Libri antichi messi in salvo dal commissario del consorzio, realtà partecipata da comune e provincia, che di peso ha portato parte dei testi dai vigili del fuoco a Santa Maria in Gradi e parte al piano rialzato di Palazzo Santoro, sede della biblioteca. Dove quest’anno partiranno i lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche e dove, si spera, possa partire il progetto di recupero e valorizzazione dell’edificio e della piazza dove una volta si entrava, proposto da Pelliccia. La piazza è Campoboio. Anch’essa nell’incuria. Totale. Per di più nascosta agli occhi di tutti.
Viterbo – La biblioteca comunale prima del salvataggio dei libri
Qui un tempo, assieme alla piazza invasa adesso dalle macchine, c’era l’ingresso principale del palazzo dove nel 1955 sono stati trasferiti biblioteca e archivio comunali. Per poi essere, sostanzialmente, abbandonati a sé stessi. Come dimostrano le foto raccolte e conservate negli anni da Pelliccia. Tre scatole nere con dentro le fotografie di dove e come erano tenuti i libri antichi di Viterbo all’interno della biblioteca comunale degli Ardenti prima che fossero messi in salvo. Uno dei suoi patrimoni più preziosi. La memoria della città. Libri con secoli di storia. Sotto gli occhi di tutti. E come se nulla fosse. Una biblioteca il cui patrimonio è stato messo in salvo dal lavoro ostinato e solitario di pochissimi. Pelliccia e i dipendenti del consorzio in prima fila.
Viterbo – La biblioteca comunale dopo il salvataggio dei libri
Una biblioteca e un archivio comunali con i fondi antichi tenuti in scantinati indegni al pianterreno dove nemmeno la carta straccia. Libri in parte divorati, bucati e pagine perdute per sempre. Libri dimenticati. Al punto che, in mezzo, ci si poteva parcheggiare pure il motorino oppure scriverci sopra degli appunti. Da notare, infine, che nella foto che ritrae il motorino, in fondo, si vede una macchina. Parcheggiata davanti all’ingresso della biblioteca. Non di fronte al cancello, ma dopo. Quindi, anch’essa, dentro Palazzo Santoro.
Viterbo – Appunti presi a penna su un libro antico
Stessa situazione di degrado anche al secondo piano di Palazzo Santoro, dove alla fine dell’anno scorso è crollato un pezzo del controsoffitto ed è entrata acqua dappertutto. Un tetto che, come ha detto l’assessora ai lavori pubblici Laura Allegrini, non è pericoloso ma che va comunque rifatto. Nel frattempo anche da lì sono stati portati via i libri, tenuti pure loro nel più completo abbandono. In un sottotetto con travi in legno e diverse cose, sedie e pure bottiglie, buttate là e abbandonate.
Viterbo – Il degrado della biblioteca comunale prima del salvataggio dei libri
Infine, una domanda. Rivolta al comune e alla provincia, i due enti che partecipano il consorzio. Come è stato possibile che in tutti questi anni nessuno si sia mai reso conto della condizione incivile in cui si trovavano i documenti antichi dell’archivio storico di Viterbo rischiando seriamente di perderlo?
Daniele Camilli
Multimedia: Fotogallery: Il degrado della biblioteca prima del salvataggio dei libri – La biblioteca di piazza del Teatro – Il tetto e i locali della biblioteca – Il progetto del consorzio – Il degrado di piazza Campoboio – Video: La biblioteca chiusa – Il progetto
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