Viterbo – Coronavirus, primi dieci vaccini dai medici di famiglia. Sono stati somministrati ieri a Vetralla mentre la regione Lazio faceva sapere che “è stato raggiunto l’accordo per vaccinare anche i soggetti estremamente vulnerabili dai medici di medicina generale con i farmaci a mRna”. Ovvero Pfizer e Moderna. Nel frattempo, però, gli ambulatori sono partiti con l’AstraZeneca per gli under 65 senza particolari patologie. “Entro domenica – anticipa Michele Fiore, segretario provinciale della Fimmg – vaccineremo più di quattrocento persone”. Tra Vetralla, Viterbo, Tarquinia, Bolsena e Fabrica di Roma.
Michele Fiore mentre si vaccina contro il Covid
Come è andato lo switch on?
“Noi abbiamo finalmente iniziato e i pazienti erano entusiasti di potersi vaccinare. Purtroppo le dosi sono ancora poche e gli ambulatori che hanno avuto la fortuna di averle per primi, questa settimana faranno una sorta di rodaggio. La ‘macchina’ va oliata e qualcosa da migliorare c’è sicuramente, a partire dalla burocrazia relativa ai consensi ad esempio. Ma credo sia stata intrapresa la direzione giusta”.
L’obiettivo è vaccinare una classe di età ogni due settimane. Ma con così poche dose i tempi saranno lunghissimi…
“È vero, se dovessimo continuare con questi ritmi la campagna durerebbe anni. Ma c’è la ragionevole certezza che dalla seconda metà di marzo i vaccini aumentino considerevolmente e che le somministrazioni siano abbondanti nelle prossime settimane. Io sono fiducioso. I medici di base ci credono, sono felicissimi di poter vaccinare e sono pronti ad operare a pieno regime. Ma le autorità nazionali devono fare il possibile per farci avere il maggior numero di fiale possibili”.
Quanti sono i medici di famiglia vaccinatori nella Tuscia?
“Al momento più di 140, mentre a livello regionale 2mila 300. Il trend è in aumento e raggiungere il 75% delle adesioni sarebbe già soddisfacente, anche se per me si può e si deve fare di più. Ma sono sicuro che questo primo periodo serva anche ai colleghi più dubbiosi per ricredersi”.
Per ricevere la propria dose gli assistiti dovranno attendere una telefonata del medico?
“Noi faremo il possibile per contattare tutti: bisogna avere pazienza e aspettare. Ma dall’8 marzo i 65Eenni e i 64enni, ovvero i nati nel ’56 nel ’57 potrà prenotarsi anche tramite il portale regionale”.
Raffaele Strocchia
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