Roma – Presentato il primo rapporto annuale sul controllo della pesca in Italia.
Realizzato dal Centro di controllo nazionale pesca (Ccnp), fornisce un’istantanea completa delle attività di controllo svolte nel corso del 2020 nel settore ittico.
“E’ uno strumento prezioso per il settore marittimo e per i controlli nell’ambito della pesca – ha spiegato il direttore generale della Pesca marittima e dell’Acquacoltura del Mipaaf, Riccardo Rigillo, durante l’introduzione –. Il ministero delle Politiche agricole si avvale della collaborazione delle capitanerie di corpo per l’attività di controllo e come Italia possiamo fornire un esempio all’Europa“.
Il rapporto illustra l’organizzazione del controllo della pesca in Italia e costituisce un documento ufficiale da cui attingere i dati su come viene contrastata in Italia la pesca illegale.
“C’è grande sintonia tra capitaneria di porto e ministero – ha proseguito il sottosegretario di stato alle Politiche agricole, alimentari e forestali Francesco Battistoni -. Siamo alle porte del recovery plan che sarà una grande iniezione di liquidità: dovremo gestire oltre 200 miliardi di euro e la nostra garanzia sarà Draghi, con l’obiettivo di gestire l’uscita dalla pandemia.
Gli obiettivi della politica comune della pesca suggeriscono misure di gestione e controllo che tengano conto della tutela degli ecosistemi. Tutto questo ha un senso se garantisce sostenibilità economia e sociale di un comparto produttivo che ha molto risentito a livello economico della pandemia mondiale.
L’attività di controllo ha un ruolo fondamentale per tutelare l’operato dei pescatori. Per questo ho dato disposizione alla direzione generale della pesca marittima di predisporre un decreto per introdurre misure di contrasto alle attività illecite di pesca”.
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