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Politica - Tra i temi in discussione superbonus 110%, digitale, transizione ecologica, riforma delle lauree abilitanti... - Il Piano sarà presentato dal premier Draghi lunedì e martedì alle Camere

Bozza del Recovery plan, oggi la riunione del consiglio dei ministri

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Roma – La bozza del Recovery plan e del Fondo nazionale in deficit arriva oggi in consiglio dei ministri, alle 10 la riunione.

È stata diffusa la bozza da 318 pagine del Piano nazionale di ripresa da 221,5 miliardi di euro, composto da 191,5 miliardi del Recovery Fund e 30,04 miliardi del Fondo nazionale in deficit con lo scostamento di bilancio. Il testo sarà discusso oggi in consiglio dei ministri, verrà ulteriormente limato domani e sarà presentato dal premier Draghi lunedì e martedì alle Camere.

“Il governo – spiega Mario Draghi nella premessa alla bozza – vuole vincere questa sfida e consegnare alle prossime generazioni un Paese più moderno, all’interno di un’Europa più forte e solidale. Sono problemi che rischiano di condannare l’Italia a un futuro di bassa crescita da cui sarà sempre più difficile uscire”.


Mario Draghi

Mario Draghi


Il 40 per cento circa delle risorse verrà destinato al meridione, il 38 per cento alla transizione ecologica e il 25 per cento al digitale.

È prevista la creazione di una Cabina di regia a palazzo Chigi “con il compito di garantire il monitoraggio dell’avanzamento del presente Piano, il rafforzamento della cooperazione con il partenariato economico, sociale e territoriale, e di proporre l’attivazione di poteri sostitutivi e le modifiche normative necessarie per l’implementazione delle misure del Piano”.

Uno dei punti da approfondire sarà il Superbonus del 110%. Secondo la bozza che circola, il governo “intende estendere la misura del Superbonus 110% recentemente introdotta (articolo 119 del Decreto Rilancio) dal 2021 al 2023”.

Un’ulteriore missione del Piano sarà la “riforma delle lauree abilitanti”, che “prevede – si legge nella bozza – la semplificazione delle procedure per l’abilitazione all’esercizio delle professioni, rendendo l’esame di laurea coincidente con l’esame di Stato, con ciò rendendo semplificando e velocizzando l’accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati”.


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24 aprile, 2021

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