Il Cairo - Lo ha raccontato agli inquirenti italiani un amico di Mohammed Abdallah, il capo del sindacato degli ambulanti che denunciò il ricercatore friulano

Caso Regeni, secondo un testimone gli 007 egiziani hanno inscenato una rapina finita male

Il Cairo – Emergono nuovi elementi sul caso Regeni, il ricercatore friulano trovato morto al Cairo il 3 febbraio 2016.

Giulio Regeni

Secondo una testimonianza raccolta recentemente, e ritenuta attendibile dai magistrati italiani, i servizi segreti egiziani sapevano della morte del ragazzo già il 2 febbraio, il giorno prima del rinvenimento del cadavere, e avrebbero inscenato una rapina finita male per sviare da loro i sospetti.

Il nuovo testimone è un amico di Mohammed Abdallah, il capo del sindacato degli ambulanti egiziani che ha denunciato Giulio Regeni ai servizi segreti del paese. L’uomo ha raccontato che quel 2 febbraio 2016 era insieme a Mohammed Abdullah. Secondo la testimonianza, Abdullah, visibilmente preoccupato, gli avrebbe raccontato che quella mattina si trovava nell’ufficio del commissariato di Dokki in compagnia di un ufficiale di polizia. Durante l’incontro l’agente avrebbe ricevuto una chiamata, che lo informava che Giulio Regeni era morto e che i servizi segreti avrebbero inscenato una rapina finita male per dissipare da loro ogni sospetto.

Nelle ultime settimane, circa dieci persone si sono fatte avanti affermando di essere informate sulla morte di Giulio Regeni, ma solo tre di queste sono sono state ritenute attendibili dai magistrati italiani. La testimonianza dell’amico di Mohammed Abdullah è considerata attendibile e ed è stata depositata agli atti della procura di Roma in vista dell’udienza preliminare sul caso Regeni, fissata per il 29 aprile. 

Imputati sono quattro agenti dei servizi segreti egiziani. Si tratta del generale Tariq Sabir, i colonnelli Usham Helmi e Athar Kamel, e il maggiore Magdi Sharif. Sono tutti accusati di sequestro di persona pluriaggravato, mentre solo nei confronti di Sharif si ipotizzano anche il concorso in lesioni personali aggravate e omicidio aggravato.