Roma – Riceviamo e pubblichiamo – Una scelta che penalizza il personale operativo. Contro ogni logica e buon senso, il dipartimento del corpo nazionale dei vigili del fuoco ha eliminato il servizio mensa e imposto il buono pasto ai vigili del fuoco operativi del Lazio.
Una scelta assurda e mortificante. Proclamiamo lo stato di agitazione e chiediamo un intervento dei parlamentari del Lazio per porre fine a questa assurdità e ridare alle lavoratrici e i lavoratori il servizio finora previsto.
Da oggi i vigili del fuoco del Lazio nella giornata di servizio (con turni dalle 8 alle 20 o dalle 20 alle 8) dovranno rinunciare al regolare servizio mensa e consumare il loro buono pasto in un esercizio pubblico.
Questa modifica dimostra ancora una volta che i vertici del corpo nazionale dei vigili del fuoco non conoscono il tipo di lavoro e di servizio svolto quotidianamente dalle donne e dagli uomini del corpo, ed evidenzia solo una deleteria propensione a politiche di risparmio economico.
Dichiariamo lo stato di agitazione e facciamo appello all’intervento dei parlamentari del Lazio per mettere fine a questa assurda scelta e ridare alle lavoratrici e ai lavoratori dei vigili del fuoco la loro prevista mensa di servizio.
Fp Cgil, Fns Cisl e Confsal Vvf di Roma e Lazio
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