Viterbo – Un’assemblea, on line. Vera. Il giorno della Liberazione. “Il 25 aprile attraverso le generazioni”, il titolo dell’incontro sulla piattaforma zoom di oggi pomeriggio. Voluto e organizzato da Anpi e rete degli studenti medi, “per colmare il vuoto – ha detto subito Paolo Coppari dell’Anpi – dovuto all’assenza delle celebrazioni di una volta. A causa del Covid”.
“Noi e le nuove generazioni – ha sottolineato invece il presidente dell’Anpi Enrico Mezzetti – siamo i combattenti della costituzione. Come possiamo difenderla? Come hanno fatto i partigiani, utilizzando come arma i suoi principi. Valori che dobbiamo difendere, sempre”.
Viterbo – La celebrazione al Liceo classico Mariano Buratti
On line c’erano anche Bianca Piergentili della Rete degli studenti medi, Lucia Ferrante dell’Aucs studenti universitari, il presidente della provincia Pietro Nocchi, l’assessora comunale Antonella Sberna intervenuta in sostituzione del sindaco Giovanni Arena, Marco Trulli dell’Arci e il regista Paolo Bianchini.
“Un’assemblea – ha poi detto Piergentili della Rete – che segna anche la necessità di passare il testimone alle generazioni più giovani”. Così l’opportunità, evidenziata invece da Ferrante, “costruire i canali di collegamento tra università e Anpi per difendere i valori della democrazia e diffondere quelli dell’antifascismo”. Parole d’ordine per un’unità d’azione, come nel 1943, quando si formò il comitato di liberazione nazionale per cacciare via dal paese fascisti e nazisti. Parole d’ordine per andare oltre l’emergenza Covid, e una restrizione delle libertà costituzionali che sta andando avanti da oltre un anno e proseguirà sostanzialmente per tutta quanta la prossima estate. Una limitazione della libertà personale che molti cominciano ad accusare ed evidenziare, soprattutto sindaci e presidenti della provincia, il cui ruolo e soprattutto quello dei rispettivi consigli è stato notevolmente ridimensionato.
Viterbo – Lucia Ferrante dell’Aucs
“Abbiamo onorato una giornata importante, in un momento così complicato”, ha esordito il presidente della provincia Pietro Nocchi in collegamento da Capranica, di cui è sindaco, per lavorare al bilancio del comune. “Questo anno e mezzo di pandemia – ha detto Nocchi – ci ha tolto tanto. Speriamo di tornre ad arricchirci di nuovo con la piazza. C’è una grande voglia di comunità, di tornare a vivere per strada. Dobbiamo utilizzare questa grande voglia per far tornare questa festa a un ricordo vivo, sentito e partecipato. Un ricordo che è venuto sempre meno nel corso di questi anni. Un po’ perché certi ricordi sono stati banalizzati, un po’ perché siamo viziati. Siamo una generazione di fortunati – ha aggiunto il presidente della provincia – che ha avuto la possibilità di vivere la libertà senza averla prima costruita. Perché ce la siamo trovata già pronta. Questo anno e mezzo ci ha fatto capire quanto sia importante”.
Viterbo – Bianca Piergentili della Rete degli studenti
Questa mattina in piazza dei caduti le persone erano tante. Soprattutto visti i tempi. Fino a venerdì non si sapeva nulla di come le celebrazione sarebbero state organizzate. Per il secondo anno di fila. Quando in passato, per organizzare il 25 aprile, veniva convocato persino un tavolo in prefettura. Questa mattina invece le iniziative sono state tante. Le corone di fiori al liceo Buratti e al Sacrario. E le commemorazioni a piazzale Gramsci, dove anche la consigliera Luisa Ciambella ha depositato un mazzo di fiori, e largo Biferali. Infine, l’assemblea on line di oggi pomeriggio.
Viterbo – La celebrazione del 25 aprile in piazza dei caduti
“Oggi come allora, come nel 1945 – ha commentato Enrico Mezzetti – c’è una spinta comune che ci vede insieme. La spinta per la libertà, la repubblica e la democrazia. E c’è anche un raffronto con la situazione attuale. Oggi come allora non sappiamo dove stiamo andando. E di questo la classe politica sembra essere poco consapevole. Dalla pandemia o ne veniamo fuori tutti insieme o non riusciremo a venirne fuori. Tutti quanti insieme, comprese le fasce più deboli”, ha poi rimarcato Mezzetti.
Viterbo – Il presidente della provincia Pietro Nocchi
“Il 25 aprile – ha detto l’assessora Sberna – è una riflessione sulla libertà e sulla storia che l’ha caratterizzata. La pandemia ci ha fatto sbattere la faccia su una rinnovata consapevolezza dei limiti del contesto storico in cui viviamo”.
Un contesto da cui si sente la necessità di uscire costruendo network e percorsi che non siano più soltanto di consapevolezza del momento, ma anche di azione e individuazione di nuovi soggetti sociali di riferimento.
Viterbo – Marco Trulli dell’Arci
“Una giornata che sentiamo particolarmente – ha detto Marco Trulli dell’Arci -. Il 25 aprile non significa onorare le cereni ma ravvivare le braci, come mi è capitato di leggere questi giorni sul giornale. Dobbiamo ravvivare la brace. E la giornata di oggi va in questa direzione”.
Viterbo – La commemorazione del 25 aprile in largo Biferali
Arci durante la pandemia ha messo in piedi una rete di distribuzione di generi alimentari e informazioni che ha permesso, anche in collaborazione con altre realtà, di tenere insieme buona parte del tessuto sociale del centro storco viterbese. Svolgendo un ruolo fondamentale con stranieri e braccianti agricoli.
Viterbo – Enrico Mezzetti dell’Anpi
“La distribuzione dei pacchi alimentari durante la pandemia – ha evidenziato Trulli – è stata la costruzione di uno stato come comunità. Per uscire dalla pandemia, è fondamentale anche cercare un percorso di alleanze tra chi vuole combattere le disuguaglianze e i fascismi”. Perché la pandemia le ha ampliate e in mezzo a queste possono venir fuori nuove derive autoritarie. Approfittando anche della restrizione delle libertà in corso ormai da più di un anno.
Viterbo celebra il 25 aprile
“L’antifascismo è legato pure all’istruzione – ha spiegato infine Lucia Ferrante -. I luoghi della pubblica istruzione sono i più idonei a trasmettere il messaggio antifascista, con i valori espressi dalla costituzione su cui si fonda la nostra repubblica. Uno di questi luoghi è l’università della Tuscia. Per questo è necessario costruire canali di collegamento tra università e Anpi per difendere i valori della democrazia e diffondere quelli dell’antifascismo”.
Daniele Camilli
Multimedia: Le celebrazioni del 25 aprile – Video: La città ricorda il giorno della Liberazione
– “Siamo qui per tenere vivo il senso del 25 aprile”
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