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Mosca - Fermata anche la portavoce dell'oppositore

Oltre 180 arresti in Russia durante le proteste pro-Navalny

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Mosca – Sono oltre 180 le persone arrestate oggi in Russia nel corso delle varie proteste che si sono tenute per chiedere il rilascio dell’oppositore Alexei Navalny. 


Alexei Navalny

Alexei Navalny


Secondo quanti riporta Rai News, perquisizioni e arresti da parte della polizia sono cominciate anche prima che iniziassero le nuove proteste per Navalny. Tra le persone arrestate ci sono anche la portavoce Kira Yarmysh, la portavoce dell’oppositore russo, e la giurista della Fondazione anti corruzione Lyubov Sobol.

Secondo quanto riporta l’ong Ovd-Info, la polizia russa ha condotto perquisizioni ed effettuato arresti in almeno 20 città russe, per un totale di circa 182 fermati.

Sulla questione degli arresti in Russia è intervenuto anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. “La detenzione dei sostenitori di Alexey Navalny prima delle proteste programmate oggi in Russia è deplorevole – ha scritto su Twitter -. Le autorità devono rispettare il diritto di riunione. Esorto che le cure mediche necessarie e di qualità siano concesse ad Alexey Navalny e che venga rilasciato dalla prigione”.



La questione della carcerazione di Navalny è tornata sulle prime pagine di tutti i giornali la scorsa settimana. La sua portavoce aveva infatti fatto sapere tramite i social che le condizioni di salute di Navalny erano gravi e che sarebbe potuto morire a breve. L’oppositore infatti da due settimana stava portando avanti uno sciopero della fame per protestare contro la mancanza di cure mediche adeguate per i suoi problemi di salute. 

La situazione si è talmente aggravata che a livello internazionale si sono levate molte voci che chiedevano che a Navalny venisse concessa la possibilità di farsi vistare da un medico di fiducia. Molto dura nei confronti della Russia è stata l’Unione europea. Con una nota dell’alto rappresentante per gli affari esteri europei Josep Borrell, Bruxelles aveva chiesto a Mosca l’immediato e incondizionato rilascio di Navalny dal momento che considera la sua condanna “politicamente motivata e in contrasto con gli obblighi della Russia nei confronti dei diritti umani”. L’America ha minacciato conseguenze nel caso in cui Navalny dovesse morire.

Nella giornata di ieri, le autorità carcerarie russe hanno comunicato che l’oppositore è stato trasferito presso un ospedale per detenuti che si trova vicino alla città di Vladimir.


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21 aprile, 2021

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