![]() Viterbo – Il consigliere comunale Alvaro Ricci |
Viterbo – “Sul fotovoltaico non il topolino, la montagna non ha proprio partorito”. Giacomo Barelli (Forza Civica) non trova sintesi migliore per annunciare il suo no a un ordine del giorno che entrato in consiglio comunale in un modo è uscito totalmente stravolto. Comunque approvato.
Stravolto il documento, sconvolto il consiglio comunale. Semmai possa esserci qualcosa che ancora in grado di sconvolgere la politica cittadina.
Proposto da Luisa Ciambella (Pd) è stata l’occasione per l’ennesimo scontro con il suo gruppo. Con cui, come rimproverato da Alvaro Ricci (capogruppo) non lo ha condiviso. Ma a non condividerlo sono stati diversi. Perché entrava troppo nel merito, in un caso sfiorando anche vicende giudiziarie in altri ambiti.
“Un ordine del giorno fuori luogo – tuona Barelli – i provvedimenti devono essere astratti e non su impianti “ad personam”. È un documento populista e di propaganda, che non serve al territorio”.
Ma il più duro è stato Alvaro Ricci. “Il metodo non è condivisibile – spiega Ricci – confonde le competenze di consiglio, giunta e dirigenti”. Tra il capogruppo e Ciambella ormai le distanze sono politicamente abissali e ieri erano anche fisiche.
Per salvare l’ordine del giorno, la consigliera Pd ha mediato non con i suoi, ma nei banchi di Lega e Fratelli d’Italia. “Singolare – rimarca Ricci a Ciambella – che ti trovi lì a discutere una sintesi. Il primo confronto dovevi farlo con noi”.
Questione di numeri, ribatte Ciambella. “Sono una libera pensatrice”, dice fuori microfono. Tensione alta. Alla fine l’ordine del giorno stravolto è stato approvato a maggioranza. Ha detto no Giacomo Barelli (Forza civica).
Seppure la sensazione sia che a questo punto, esistano pochi spazi di manovra sugli impianti in arrivo.
Il dirigente Stefano Peruzzo lo ha ribadito: “I comuni – ha sottolineato precisando una parte della prima stesura dell’odg poi modificata – non indicano dove insediare gli impianti, semmai dove non realizzarli”.
Ma soprattutto: “Non avendo il comune effettuato questa pianificazione – prosegue Peruzzo – vi anticipo che non ho strumenti per esprimere un parere contrario. Si può lavorare sulle misure di compensazione”.
Sugli impianti: “C’è l’impatto sul territorio, ma dal punto di vista tecnico, 87 megawatt di fotovoltaico riducono 100mila tonnellate di Co2 in atmosfera, soddisfacendo il bisogno di 63mila famiglie”.
C’è anche un altro aspetto: “Sono difficili da contrastare – osserva l’assessore Claudio Ubertini (Urbanistica) – perché la politica regionale e nazionale spingono su questi impianti e le energie alternative”.
L’ordine del giorno modificato e approvato chiede una pianificazione, individuando aree dove non è possibile ubicarli, dotarsi di una figura tecnica per seguire trattative e compensazioni e aprire un confronto con la provincia, per condividere linee comuni in ambito territoriale.
Salvo modifiche e revisioni, almeno dell’argomento si è discusso. Su tutto il resto, discussione evitabile.
Giuseppe Ferlicca
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