Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
    • Facebook
    • Twitter
    • LinkedIn
    • Google Bookmarks
    • Webnews
    • YahooMyWeb
    • MySpace
  • Stampa Articolo
  • Email This Post

Roma - Ok alla risoluzione di maggioranza con 442 voti a favore

Via libera della Camera al Recovery plan

Condividi la notizia:

Roma – Via libera della Camera al Recovery plan. Con 442 voti favorevoli, 19 contrari e 51 astenuti è arrivato disco verde alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier Mario Draghi in relazione al Pnnr. Ad astenersi sono stati i deputati di Fratelli d’Italia, mentre a esprimere voto contrario sono stati i parlamentari di Alternativa c’è, componente del gruppo Misto creata dagli ex Movimento 5 stelle.


Il premier Mario Draghi alla Camera

Il premier Mario Draghi alla Camera


“L’intero piano è un investimento sul futuro e sulle giovani generazioni come ho già detto ieri, dobbiamo garantire ai nostri giovani welfare, sicurezza abitativa e un mercato del lavoro adeguato”, ha affermato Draghi aggiungendo che “gli enti locali sono i veri attuatori del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

“La vera sfida non appena il piano viene consegnato è di trovare un modo di attuazione dove le amministrazioni locali e il governo centrale, che sono chiamati a mole di interventi, trovino uno schema di governo del piano. Il vero governo non è cosa fa Palazzo Chigi, che comittati si formano, il punto nodale è questo. È chiaro per i ministeri il processo ma è molto più complesso il coordinamento tra governo e enti locali che sono gli attuatori del piano a cui sono destinati poco meno di 90 miliardi”.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza “permette investimenti che sarebbero stati impossibili e impensabili fino a pochi giorni fa. Tutto il piano è un investimento sul futuro e sulle nuove generazioni”. 

Poi un passaggio sui tempi stretti di presentazione. “I tempi sono stretti” ma c’è “profondo rispetto per il parlamento”, ha spiegato il presidente del consiglio. “La scadenza del 30 aprile non è mediatica, se si arriva prima si ha accesso ai fondi prima. Se il piano viene presentato subito, si ha accesso alla prima quota. Mi dispiace per i tempi ristretti della discussioni” ma “il dialogo non è finito qui, il contributo che il parlamento può dare è solo all’inizio. Tutte le riforme saranno adottate con provvedimenti legislativi, il parlamento avrà un ruolo determinante nella discussione e nella determinazione del contenuto. Una collaborazione tra esecutivo e legislativo è fondamentale ora e lo sarà ancora di più”, ha sottolineato Draghi ribadendo “il profondo rispetto che il governo e io abbiamo per il parlamento”.


Condividi la notizia:
27 aprile, 2021

                               Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564PRIVACY POLICY

Test nuovo sito su aruba container https://www.tusciaweb.it/tamponamento-tra-due-auto-sulla-teverina/