Roma – “Dal 3 giugno la vaccinazione è aperta a tutti come era stato detto alcune settimane fa, dunque la vaccinazione di massa. Bisogna prenotarsi e possiamo vaccinarci un po’ ovunque, comprese nelle farmacie in moltissime regioni. Anche alcune aziende, almeno 700, possono vaccinare. Il vaccino ti arriva praticamente davanti la porta di casa, basta saperlo cercare. In più ci sono gli open days”. Lo ha detto il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri nel suo intervento alla trasmissione Domenica In su Rai uno.
Pierpaolo Sileri
“Arriverà poi il vaccino per le fasce più giovani tra i 12 e i 16 anni. L’Ema lo ha già approvato. Appena arriverà anche l’approvazione da parte di Aifa faremo un balzo in avanti andando a proteggere la fascia tardo adolescenziale, ovvero i soggetti più giovani dove può ancora circolare il virus. Andremo a spegnere la circolazione del virus anche in quella fascia di età”.
Commentando la notizia secondo la quale 1 maturando su 5 sarebbe non vorrebbe sottoporsi alla vaccinazione, Sileri ha affermato: “Dobbiamo avvicinare le persone più giovani alla vaccinazione. Il punto è che andando avanti il virus circolerà sempre meno ed è chiaro che i giovani potrebbero pensare di non farsi il vaccino. Invece bisogna farlo, perché il virus lo vinciamo solo se tutti ci vacciniamo. Peraltro ci sarà il green pass, quindi avere la vaccinazione dà maggior sicurezza e sicuramente una libertà di movimento più semplice, anche per chi vuole andare all’estero. Da luglio il green pass sarà effettivo in tutta Europa. La vaccinazione è quindi quel percorso per riacquisire la libertà individuale, in termini di protezione contro il virus, e anche sociale, perché protegge anche gli altri”.
Il sottosegretario alla salute ha toccato anche l’argomento della variante indiana: “In Inghilterra sono 6mila i casi di variante indiana. Di questi circa 5mila erano di persone non vaccinate. Poco meno di mille avevano fatto solo la prima dose e circa un centinaio avevano fatto anche la seconda dose. Però trovare un positivo anche in chi è vaccinato non è impossibile. In Italia la variante indiana è estremamente più bassa rispetto al Regno Unito. Questo vuol dire che dobbiamo innanzitutto correre con la vaccinazione. Poi completare le seconde dosi e continuare a indossare mascherina e rispettare la distanza. Lo stato penserà al monitoraggio, a dare i vaccini e curare le persone. Insieme, stato e popolazione, lasceremo il virus alle spalle”.
Sileri è poi intervenuto sulle tre regioni, Molise, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, che da domani passano alla zona bianca. “Tre regioni diventano bianche. Fra una settimana anche altre regioni lo diventeranno e, progressivamente, io vedo un’Italia bianca. Questo significa che siamo molto più liberi, che si può fare praticamente tutto. Ma le regole essenziali sono mantenere la distanza, tenere la mascherina, lavarsi spesso le mani e andarsi a vaccinare. Dove non c’è assembramento e si sta all’aperto si può togliere la mascherina. Dove c’è assembramento è meglio rimettersi la mascherina”.
“Io mi auguro che riaprano presto anche le discoteche, e che diventino un punto in cui si può vaccinare – ha concluso Sileri -. Adesso intanto vengono fatti dei test a Milano e Gallipoli e si vede, con una sorta di green pass, quello che accade. Il mio augurio è che vengano riaperte quanto prima e che magari diventino sedi dove ci si può vaccinare. Si tratta di raggiungere i soggetti più giovani dove si sentono più a casa”.
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