Locale in chiusura per il coprifuoco
Roma – Con la possibilità che alcune regioni italiane passino in zona bianca a seguito del prossimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, gli stessi governatori corrono ai ripari per non rischiare di vanificare tutti gli sforzi fatti.
Così si sta facendo sempre più largo l’ipotesi di creare zone bianche “rafforzate” in cui il coprifuoco, invece di essere completamente abolito, potrebbe scattare alle 24. Ma non solo. Verrebbero mantenute alcune misure anti-assembramento sulla movida, come l’obbligo di consumare solo seduti ai tavolini di bar e ristoranti all’aperto senza sostare in piedi davanti ai locali.
Questo per scongiurare una repentina retrocessione – in zona gialla o arancione, o peggio rossa come è accaduto settimane fa per la Sardegna – nel caso in cui l’incidenza settimanale dei contagi dovesse risalire, anche se di poco, oltre i 50 casi ogni 100mila abitanti.
Comunque in tutto il paese prosegue il trend in miglioramento dei dati: il tasso di positività crolla al 1,2% – mai così basso nel 2021 – con 3.224 contati nelle ultime 24 ore, ma ancora 166 vittime registrate.
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