Viterbo – “La ceramica era un po’ come internet, un’immagine narrativa”. Cinzia Chiulli è una delle tre artiste della ceramica di San Pellegrino a Viterbo che questo fine settimana sta partecipando a Buongiorno Ceramica!, la due giorni organizzata dal comune di Viterbo in collaborazione con Cna e su impulso dell’AiCC, l’associazione italiana città della ceramica. Di cui Viterbo fa parte, assieme a Civita Castellana e ad un’altra quarantina di città in tutta Italia.
Viterbo – Buongiorno ceramica!
Un weekend con botteghe artigiane e laboratori, chiese e musei aperti. Per raccontare la ceramica, la sua storia e accendere di nuovo i motori del turismo e della stagione estiva che sta per arrivare. Dopo la fase dura del Covid, del lockdown e della zona rossa.
Viterbo – Cinzia Chiulli
Tre donne lungo via San Pellegrino, il quartiere medievale della città. Il più conosciuto e visitato, snodo per arrivare poi a piazza San Lorenzo, palazzo dei papi, e a quella del comune. Cinzia Chiulli, laboratorio percorsi artistici, Daniela Lai, ceramica, restauro e portavoce dei ceramisti di Cna del Lazio, ed Elena Urbani di Lab33. Partecipano all’iniziativa anche Daniela Lombardo di Creazioni Daniela e la cooperativa Agatos.
Viterbo – Buongiorno ceramica!
Donne che hanno scommesso su se stesse e la città, rendendo anche figli e familiari parte di una passione che al tempo stesso è lavoro. Una di loro, Elena Urbani, ha ripreso l’attività di ceramista a settembre, un mese prima che tutto di nuovo precipitasse. Chiulli e Lai invece hanno affrontato l’emergenza Covid capitalizzando tutto quello che avevano costruito nelle stagioni precedenti e non mollando per un solo istante nei mesi che sono trascorsi. Anzi, rilanciando sul piano di idee e progetti che adesso stanno dando i frutti, e pure quelli sperati.
“Viterbo si merita questa iniziativa – ha detto Lai -, perché è una città importante nel mondo della ceramica e le testimonianze che provengono dalla città dei papi si trovano nei musei di tantissimi paesi”.
Viterbo – Daniela Lai
Un percorso nato tre anni fa dalla collaborazione tra la Cna di Viterbo e Civitavecchia di Luigia Melaragni e il comune, l’assessorato allo sviluppo diretto da Alessia Mancini.
Nel giro di tre anni, grazie soprattutto all’impegno delle artiste e dei loro laboratori artigiani di San Pellegrino, Viterbo è entrata a far parte delle città della ceramica riconosciute a livello nazionale e internazionale. E lo hanno fatto lavorando in uno dei quartieri più difficili e controversi della città, per il confronto tra locali notturni e residenti, sapendo però intercettare il grosso dei flussi turistici che in città negli anni scorsi hanno visto crescite esponenziali. Affermandosi infine come attività artistiche di qualità conosciute ben oltre Viterbo e dalle quali si va partendo appositamente da Roma.
Viterbo – Buongiorno ceramica!
“L’evento che abbiamo organizzato – prosegue Daniela Lai – serve a sensibilizzare le persone, a capire il grande patrimonio ceramico che abbiamo a disposizione e ad essere protagonisti a livello nazionale a partire anche dall’identità della ceramica”.
Come è andata nei mesi scorsi? “Non mi sono risparmiata – ha risposto Lai – e ho recuperato quello che avevamo perso durante l’estate 2020 quando sono arrivati tanti turisti. Loro ci hanno aiutato. Aspettiamo che tornino tra qualche settimana”.
Nel frattempo Daniela Lai sta lavorando pure a Berlino e a Cortina d’Ampezzo, dove ha vinto un bando per produrre un’opera e festeggiare i 120 anni dell’hotel Cristallo. Ha infine in programma un’installazione a Vetralla per la riqualificazione del centro storico “con un’opera legata all’olio”.
Viterbo – Daniela Lai
“Sono sempre stata presente nel mio laboratorio – dice Chiulli – per raccontare la ceramica e i simbolismi e decori”. Cinzia Chiulli ha il suo laboratorio nel punto principale di via San Pellegrino. Un punto di passaggio importante per il turismo. Pochi metri più avanti la principale piazza medievale della città. Qualche anno fa ha dato vita a una serie di tarocchi dedicati alla storia di Viterbo.
“L’immagine, per la ceramica – spiega Chiulli – è stato il mezzo attraverso il quale veniva rappresentare la storia e la vita quotidiana. La ceramica era un po’ come internet oggi, un’immagine narrativa. In questo momento, dopo anni di formazione dedicata alle riproduzioni, sono molto attratta dall’essenzialità della ceramica. Quel suo tornare ad essere semplice, diretta ed evocativa. La pandemia mi ha poi spinto a concentrarmi sul tema dell’Albero della vita e i suoi simbolismi. La raccolta dopo la semina oppure il tronco che ricorda l’utero materno”.
Viterbo – Elena Urbani
L’altra novità della sua produzione, “gli affreschi di Lorenzo da Viterbo – commenta Chiulli -, nello specifico lo Sposalizio della Vergine nella Cappella Mazzatosta della chiesa di Santa Maria della Verità. Riproduco in ceramica alcuni aspetti minimali di questi affreschi. Le scarpe, l’attaccamento alla terra, le chioccioline e le lumache. Piccoli animali che raccontano che raccontano però il nostro essere terreno”.
Viterbo – Buongiorno ceramica!
Lungo via San Pellegrino a destra, Lab33 di Elena Urbani, “laboratorio che si occupa di didattica per bambini e adulti”.
“L’idea – aggiunge Urbani – è quella di costruire una scuola di ceramica con corsi di tecniche base e tecniche avanzate. Scultura, manipolazione e decorazione”.
Viterbo – Buongiorno ceramica!
Un’idea concreta, con una settantina di iscritti. Cinquanta adulti, i corsi per il momento sono sospesi a causa dell’emergenza Covid, e 20 bambini. In tal caso, invece, le attività sono riprese.
“Ho aderito all’iniziativa – spiega Urbani – perché è importante aprire i laboratori e far conoscere a tutti le cose che facciamo. Come creare un oggetto che prima non esisteva”.
Per quanto riguarda la scelta di riaprire a settembre nonostante tutto, la risposta di Elena Urbani. “Ho sentito il bisogno di ricominciare e quello era il momento giusto per farlo”.
Daniele Camilli
Fotogallery: Buongiorno ceramica!
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