Paolo Bozzi
Viterbo – Da Fratelli d’Italia a Viterbo 2020. Paolo Bozzi aderisce al movimento di Chiara Frontini. Dopo Maria Rita De Alexandris, ex Viva Viterbo, la lista civica della consigliera d’opposizione vede approdare un esponente politico di lungo corso nel partito di Giorgia Meloni. Bozzi ha fatto parte dell’assemblea nazionale FdI, del direttivo, oltre a ricoprire il ruolo di portavoce comunale. A Viterbo è stato anche candidato alle ultime comunali, ma dell’attuale sindaco e pure dell’amministrazione non ha una buona opinione: “Non c’è una visione, un’idea”.
Da Fratelli d’Italia a Viterbo 2020, da un partito a un movimento civico. Bozzi, ci spiega com’è arrivato a questa scelta?
“Quello che sta accadendo a Viterbo è sotto gli occhi di tutti – spiega Paolo Bozzi – un’analisi dei vari percorsi è inevitabile, così come trarre un minimo di conclusioni. La nostra è una città meravigliosa e ricca di risorse, persone intelligenti. È quindi stato per me necessario rivedere una linea, che mi ha portato a questa scelta, in tempi non sospetti”.
Una scelta dettata da cosa?
“Da una scala di valori in cui al primo posto metto il rispetto delle persone, l’etica”.
Perché proprio il movimento di Chiara Frontini?
“Mi ha sempre incuriosito, Chiara è una persona educata e nella famosa scala di valori che dicevo, è un aspetto importante. Chi si avvicina è accolto in qualsiasi momento, con educazione. Il risultato alle ultime elezioni mi ha sorpreso, è stato molto importante. Avere lasciato il posto da sindaco per una manciata di voti è un elemento che dovrebbe far riflettere chiunque. Da subito ho notato la sua propensione alla progettualità portata avanti in un certo modo e condivisa. Anche via social, raccontando l’attività del gruppo, i progetti. Come quello relativo a piazzale Gramsci. Tutto affinché le persone possano dire la loro e magari migliorare l’idea”.
Quando ha iniziato a maturare l’idea di lasciare Fratelli d’Italia?
“L’ultima campagna elettorale, in cui mi sono candidato, non mi ha entusiasmato e io vivo d’entusiasmi. Mi spendo e lo faccio volentieri, mettendo a a disposizione le competenze che ritengo d’avere e incuriosito da quelle che mi mancano. Ho voluto comunque crederci e tentare”.
All’epoca la scelta del candidato sindaco, caduta poi su Giovani Arena è stata parecchio discussa.
“Avevo espresso pubblicamente il mio punto di vista. Avrei visto bene un sindaco o una sindaca quarantenne. Non tanto perché è la mia fascia d’età, ma perché è quella più dentro la società. Mediamente è un genitore, lavora, magari ha figli e ha padre e madre già avanti con gli anni. Quindi a contatto con i problemi di tantissimi altri cittadini, con l’energia e la freschezza mentale per mettere insieme una squadra coesa. Ce ne sono di esempi. Qui nella Tuscia, il primo cittadino di Bagnoregio, Luca Profili”.
O anche Luca Giampieri (FdI) a Civita Castellana.
“È un altro esempio. Non seguo quello che accade a Civita Castellana e non conosco persone del posto, ma Giampieri è presente, anche sui canali di comunicazione. Non è un aspetto da poco. Importante è cosa si fa, ma anche come lo si racconta e soprattutto, conta ascoltare. È impossibile soddisfare tutti, ma l’ascolto è un aspetto cui ogni amministrazione deve curare”.
Cosa non andava più in Fratelli d’Italia?
“Per me, che ero un esordiente nella politica è stata un’esperienza bellissima. Ringrazio chi mi ha voluto. Sono stato eletto nell’assemblea nazionale, sono stato portavoce e ho preso parte a diverse iniziative. Un’ambiente che mi piaceva, si poteva ragionare di tutto e ho potuto dire la mia. In alcuni casi ho indirizzato alcune scelte. Poi, l’interesse è appassito. Sarà stato per colpa mia? Probabile”.
Come si vede all’interno di Viterbo 2020?
“Quando ho fatto una camminata con Chiara Frontini e abbiamo parlato, le ho detto che per colpa mia e di altre cinque persone come me, il sindaco è Arena e non lei, tanto piccolo è stato lo scarto. Mi sono messo a disposizione per fare qualcosa di buono, le ho detto che se le avesse fatto piacere io c’ero. In punta di piedi, per imparare in un altro ambiente, diverso da quello da cui provengo, in cui capire quale possa essere il mio contributo”.
Lascia Fratelli d’Italia a livello locale, ma a livello nazionale qual è la sua posizione?
“Ho una profonda stima in Giorgia Meloni. Apprezzo la scelta di voler stare all’opposizione in questo momento particolare. Non ho altri riferimenti nazionali, di alcune situazioni sono veramente schifato. Nulla da dire sul partito. Se vogliamo, nulla da dire neanche a Viterbo. Ho già espresso l’intenzione di allontanarmi, spiegando che dentro FdI non mi sentivo più a casa, forse per un mio percorso interno. Il calo d’interesse magari è riferibile solo a me stesso. Si dice che in politica vadano occupati spazi, io non ne sono capace. Mi piace condividere, tirare fuori quello che posso. Se la regola è quella, occupare uno spazio, nessuno mi obbliga a fare politica, non mi interessa. Io vorrei il bene della città e non lo sto vedendo e come me tanti cittadini che mi fermano, sapendo che mi ero candidato. Io non posso far altro che dare loro ragione, mi sento complice di tutto questo”.
Del sindaco Arena e della sua amministrazione che ne pensa?
“Non mi piace dare giudizi, posso dire la mia. Io ho portato idee, da quelle a zero euro ad altre per cui sarebbero occorsi tanti soldi. Perché la politica è visione e qui non la vedo. Non vedo un racconto e questo nonostante io sia stato anche all’interno del progetto. E se non lo vedo io, come possono farlo i cittadini? Gli esempi sarebbero molti. Prendiamo l’ufficio anagrafe, al cui problema ora stanno provando a mettere una toppa. Gente col bigliettino di carta, in fila sotto il sole cocente o sotto la pioggia. Un’amministrazione che non è in grado di dare risposte a questo, figuriamoci per situazioni più complesse. Abbiamo vissuto un anno tremendo per tutti, ma le crisi devono essere uno stimolo. Io vedo che altrove si stanno dando da fare. Noi, invece, pensiamo alla mostra degli etruschi in 3d, quando gli etruschi sono ovunque attorno a noi. Manca un progetto, un’idea, la visione. Non c’erano col tanto criticato sindaco Michelini, non li vedo adesso con Arena. Spero di vederli con Chiara Frontini, insieme alla squadra che sta costruendo. In cui magari anche io potrò dare il mio contributo”.
Giuseppe Ferlicca
– Maria Rita De Alexandris: “Entro in Viterbo 2020, Chiara Frontini è l’unica alternativa”
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