Roma – Riceviamo e pubblichiamo – Il sindaco Raggi non canti vittoria, Roma è sommersa dall’immondizia, il piano industriale di Ama resta sulla carta e gli impianti rimasti in funzione sono insufficienti vetusti e lavorano con capacità ridotta, i cda della municipalizzata sono stati più volte cambiati, gli assessori all’ambiente delegittimati e sostituiti. Sull’emergenza rifiuti il tempo delle accuse reciproche e della fuga dalle responsabilità tra Regione e Comune è finito.
La sentenza del Tar che annulla l’ordinanza Zingaretti, in sostanza conferma quello che FdI sostiene da sempre: la progettazione e la gestione delle attività del ciclo rifiuti riguarda sia la regione che il comune e non può essere affrontata con ordinanze urgenti, ma richiede pianificazione e programmazione.
Di fronte all’immobilismo e all’incapacità di Roma Capitale, l’amministrazione regionale ha risposto con lo scaricabarile. L’inconsistenza del Piano Rifiuti Regionale varato con molto ritardo e privo di soluzioni concrete e l’inchiesta sulla dirigente della Direzione Rifiuti certificano il fallimento della Giunta di sinistra del Lazio anche su questa criticità.
Consiglieri regionali del Lazio di F.d.I.
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