Viterbo – “Quando c’era Michelini m’ha potato pure le piante ed è venuto a parlare qui con me. Arena invece non ha mai fatto niente. Qui è tutto abbandonato, con l’erba che arriva fino alle finestre e animali di tutti i tipi. Soprattutto sorci grossi così!”. Topi di fogna. Le cosiddette “sorche”. “Non so più, veramente, quello che devo fare”. Vox populi, vox dei. Mario Terenzi, da quasi sessant’anni tra via Vagni e via del Massaro. Viterbo. Il caseggiato popolare, prima del comune poi riscattato dagli inquilini nel corso degli anni, che si affaccia su viale Raniero Capocci. Tra le porte Romana e della Verità. Il principale ingresso della città di Viterbo.
Michelini, Leonardo, è invece il vecchio sindaco. 2013-2018. Arena, Giovanni, quello attuale. Come dire, si stava meglio quando si stava peggio.
Viterbo – Il caseggiato popolare tra via Vagni e via del Massaro
Da queste parti c’è un piccolo giardino, “dove una volta i bambini venivano a giocare”, come ricorda Terenzi. Anzi, il giardino c’era. Adesso, invece, c’è soltanto l’erba. Talmente alta che in alcuni casi impedisce persino l’ingresso in casa. “Per fortuna – dice Terenzi – possiamo entrare anche dall’altra parte, da viale Raniero Capocci. Ed anche qui sono io a dovermi tagliare le erbacce che crescono davanti al portone”.
Mario Terenzi vive in quelle che una volta erano le case popolari del comune “da 56 anni, da quando mi sono sposato. E non ho mai visto una cosa del genere”.
Viterbo – Mario Terenzi
Ed effettivamente quanto si vede fa impressione. A due passi dalle mura cittadine, nel cuore di Viterbo. Alle spalle, università degli studi della Tuscia, Cappuccini e Murialdo, con le popolari a far da confine tra il centro e la collina dove, dopo la guerra, la media borghesia costruì i suoi primi quartieri. Tra il liberty di viale Trieste e le abitazioni degli autoferrotranvieri a ridosso di piazza Crispi e il palazzo distrutto di Federico II.
Viterbo – Il caseggiato popolare tra via Vagni e via del Massaro
“Erbacce, animali e monnezza di ogni tipo. E’ da tempo – ribadisce Terenzi – che non viene fatto più niente. Ci sono anche i topi. Pure questi di tutti i tipi. Piccoli non lo so, ma grandi ce ne ho visti molti”. E fa un gesto, esplicito, ad indicarne la lunghezza, affatto rassicurante. “E con l’erba alta – aggiunge – adesso nemmeno si vedono più”.
Viterbo – Il caseggiato popolare tra via Vagni e via del Massaro
Una situazione pesante, vergognosa, indegna. L’erba, in questo piccolo piazzale alle porte di Viterbo non verrebbe tagliata da almeno un anno. Impossibile e rischioso entrare dalle porte che danno sul cortile, dove vengono ancora stesi i panni che, al piano più basso, quasi toccano terrà. I giochi per i bambini sono distrutti. Dagli atti vandalici e dall’incuria. Una situazione per di più decisamente pericolosa per chi ci abita. “Circa un centinaio di persone”, dice Terenzi. Pericoli derivanti dagli animali che si possono nascondere in mezzo all’erba. Topi e vipere innanzitutto. Poi, con l’arrivo dell’estate, per il rischio incendio. “Quando qui si seccherà tutto – sottolinea non a caso Terenzi – basterà un cerino per dare fuoco a ogni cosa”.
Viterbo – Il caseggiato popolare tra via Vagni e via del Massaro
Il comune che ha fatto? Niente. Sta lì a guardare. A parte la solita transenna e il solito nastro bianco e rosso. Con un cartello dell’assessorato al verde pubblico preso a schiaffi col pennarello. In questo spazio, sotto il naso di tutti. Dove la situazione si presenta così: indecente e allarmante. Una vera e propria offesa alla dignità delle persone che ci abitano.
Viterbo – Il caseggiato popolare tra via Vagni e via del Massaro
“Prima ogni tanto venivano a tagliare, tre, quattro volte l’anno. Adesso no. Ho letto sul giornale che il comune avrebbe provveduto. Ma non provvede mai”.
Daniele Camilli
Multimedia: Fotogallery: Tra via Vagni e via del Massaro – Video: L’erba alta impedisce di entrare in casa
Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564PRIVACY POLICY