Reggio Emilia - Il tenente colonnello Luigi Regni: "In campo elettromagnetometro e droni, ce la stiamo mettendo tutta"

Il comandante dei carabinieri: “Mai più un’altra Yara Gambirasio, dobbiamo trovare Saman”

Reggio Emilia – Sono scesi in campo unità cinofile con cani molecolari, un elettromagnetometro, droni ed escavatori per smuovere il terreno. Affinché niente resti intentato per ritrovare il corpo di Saman Abbas, la 18enne pachistana sparita nel nulla da Novellara, in provincia di Reggio Emilio e che la procura teme sia stata uccisa e nascosta sotto terra dallo zio e dai cugini per essersi opposta a un matrimonio combinato. 

Saman Abbas

“La dobbiamo trovare – dice il comandante della compagnia dei carabinieri di Guastalla Luigi Regni sulle pagine del Corriere della Sera -, non possiamo permetterci un altro caso Yara Gambirasio, che fu trovata dopo tre mesi”. 

Ma l’area da battere è vasta, gli inquirenti sono partita da un’ares di circa 80, 90 ettari. È lì che, secondo l’accusa, nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio scorso Saman è stata sepolta dopo essere stata uccisa. 

Oltre all’elettromagnetometro, i militari in queste ore stanno utilizzando anche droni di rilevamento altimetrico. “Il drone – ha spiegato il tenente colonnello Regni -, scansiona la terra dall’alto e arriva a 4-5 metri di profondità, indica se nel terreno ci sono delle anomalie. Finora ne ha segnalate ma erano falsi allarmi: ieri un sasso, un’altra volta una nutria sotterrata. Una volta fatte le scansioni, i dati vengono analizzati e dopo 24- 48 ore arrivano gli esiti”.