Viterbo – Un serpente in pieno centro. A Viterbo, all’una del pomeriggio. Davanti al bar Sacrario, fronte Almadiani e piazza caduti. A destra c’è la fermata degli autobus Francigena, trasporto pubblico locale. A sinistra via Marconi e lì vicino la chiesa con la doppia facciata e la fontana dedicata ai paracadutisti. Davanti, l’ultimo sabato del mese, ieri, il mercatino dei libri e la gente a passeggio. Piazza martiri d’Ungheria, dentro le mura cittadine.
Il serpente è stato scoperto da un passante, una vetrata in tutto, così si dice. Tutti i serpenti, vipere incluse, in Italia sono protetti per legge. Ucciderli, catturarli o disturbarli è severamente vietato, con tanto di sanzioni pecuniarie. Vanno chiamate le autorità competenti. Come appunto avrebbe fatto la persona che ci si è imbattuta. Sul posto sono arrivati subito polizia locale e vigili del fuoco che hanno preso il serpente e se lo sono portati via.
Viterbo – La cattura di un serpente al Sacrario
Lì vicino un bar, sopra, a ridosso dello stesso, erba alta e incuria. Come in tutta la città. Solo che l’erbaccia è diventata una specie di giardino pensile dell’abbandono che pende sopra gli ombrelloni con sotto la gente che prende un caffè o un aperitivo. Famiglie soprattutto. Dietro all’erba che pende sopra le loro teste, monnezza e animali, che potrebbero scivolargli addosso. Ieri all’ora di pranzo il serpente sta lì accanto. In un tratto dove l’erbaccia è stata pure tagliata. Tra il cartellone che racconta il centro storico medievale e la colonna di Ser Monaldo (XV secolo).
Daniele Camilli
Multimedia: Il serpente e la zona dove è stato catturato – Video: La cattura del serpente
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