Il carcere di Mammagialla
Viterbo – “A rischiare è sempre e solo il personale di polizia penitenziaria. La legge sulle Rems va rivista, il numero di poliziotti in carcere va aumentato perché così come è non basta. Nel frattempo continuano le aggressioni nei nostri confronti”. Maurizio Orlandi è segretario generale del sindacato Fns Cisl di Viterbo che questa mattina stava davanti all’istituto penitenziario Mammagialla per chiedere migliori condizioni di lavoro per la polizia penitenziaria, i dipendenti del carcere e i detenuti.
Una manifestazione nazionale con presidi anche a Roma, Rieti, Latina e Frosinone. Domani toccherà invece a Cassino. Assieme ai sindacalisti, questa mattina, anche il segretario generale della Cisl viterbese, Fortunato Mannino.
Viterbo – La protesta della Fns Cisl davanti al carcere di Mammagialla
“La Fns Cisl – spiega Orlandi – registra che nell’istituto mancano 55 unità di Polizia penitenziaria, occorre maggiore attenzione da parte del Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) in fase di assegnazione del 178° corso allievi agenti, mentre dall’altra parte serve che la ministra Marta Cartabia si adoperi affinché siano programmate più assunzioni perché quelle previste non bastano a sanare il personale che se ne è andato”.
Viterbo – Il segretario generale della Fns Cisl Maurizio Orlandi
Nel carcere di Viterbo, secondo i dati forniti dalla Cisl, i detenuti sono in tutto 556. In un istituto con una capienza prevista per 440 persone. Attualmente, il personale di polizia penitenziaria conta 288 effettivi. Ne sono previsti 343. Ma per la Fns ne mancherebbero ancora 55.
Viterbo – La protesta della Fns Cisl davanti al carcere di Mammagialla
Altra questione, le Rems. “Se è vero – prosegue Maurizio Orlandi – che c’è stato il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) e le persone sono stati trasferite nelle Residenze di esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) e quindi non più in carico all’amministrazione penitenziaria, è vero che l’accordo della conferenza unificata del 26 febbraio 2015 sul superamento degli Opg e il cosiddetto regolamento Rems prevede ancora alcune competenze su tali internati da parte dell’amministrazione penitenziaria. La Fns Cisl di Viterbo rimane convinta che serve sostenere l’esigenza di adeguamento delle norme di legge che, ad oggi, sono quelle che causano le maggiori criticità gestionali nei penitenziari riguardo alla gestione post riforma degli Opg, norme inadeguate che hanno portato l’amministrazione penitenziaria a dover aprire tante micro strutture interne nei propri istituti, per gestire detenuti con disturbi psichiatrici”.
Viterbo – Il segretario generale della Cisl Fortunato Mannino
“La riforma – aggiunge il segretario della Fns – ha inteso affermare l’inconciliabilità della gestione di quei progetti così problematici in ambito penitenziario, destinando così la precedente utenza degli ex Opg nelle nuove Rems. Le Rems, preposte ad ospitare dal 2015 gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi provenienti dagli ospedali psichiatrici giudiziari e dalle case di cura e custodia, sono di esclusiva competenza sanitaria, poiché di pertinenza del Dipartimento di salute mentale delle Asl. Purtroppo queste ultime non hanno retto il peso dei numerosi casi da gestire, anche perché insufficienti negli spazi, nelle capienze numeriche, nelle dotazioni di tutte quelle professionalità specialistiche che occorrerebbero”.
Viterbo – La protesta della Fns Cisl davanti al carcere di Mammagialla
“Siamo comunque scettici su quanto affermato dalla ministra Cartabia circa il fatto che oltre al coordinamento interministeriale, sono ripresi i tavoli di lavoro con Agenas, la’genzia nazionale per i servizi sanitari regionali, e un altro sulla sanità penitenziaria presso la Conferenza stato regioni. Perché restano le aggressioni al personale di polizia penitenziaria da parte di detenuti psichiatrici, il problema delle Rems non riguarda l’amministrazione penitenziaria e tantomeno il personale, dato che le competenze sono esclusivamente delle Asl. Occorre certamente modificare la legge sulle Rems perché, così come scritta, a rischiare è sempre e solo il personale di polizia penitenziaria. Per la Fns Cisl di Viterbo tali detenuti non devono stare in carcere ma in strutture ospedaliere idonee non vigilati dalla penitenziaria. Ed è qui che politica e Asl sono assenti, come se il problema non esistesse. Occorre implementare i posti nelle Rems e questa è una competenza esclusiva delle regioni”.
Viterbo – La protesta della Fns Cisl davanti al carcere di Mammagialla
Ad intervenire anche il segretario generale del sindacato, Fortunato Mannino. “L’iniziativa di oggi – ha commentato – serve a sensibilizzare la politica e il governo a fare piani seri. Quello che succede a Viterbo accade in tutta Italia. Carenza di personale e difficoltà con le Rems. Occorre dare una giusta collocazione ai detenuti e dignità ai lavoratori, mettendo al primo posto, innanzitutto, la loro incolumità fisica”.
Daniele Camilli
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