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Bolsena - L'azienda si trovava nei pressi della Fontana del Boia in strada Bagni a Viterbo

È morto Checco Barelli ultimo testimone della fabbrica viterbese di mattonelle dette “marmette”

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Bolsena – È morto Francesco Barelli detto Checco, asfaltista, ultimo testimone diretto della fabbrica di “marmette” Barelli a Viterbo nei pressi della Fontana del Boia in strada Bagni con abitazione e deposito in via Faul 14 accanto al mattatoio comunale e di fronte all’officina del gas. Lui era figlio di Giulio Barelli contitolare della fabbrica.


Francesco Barelli

Francesco Barelli


Era nato nel 1929 e n’è andato in silenzio all’età di novantadue anni. Gran parte della sua vita l’ha vissuta a Bolsena dove ieri e morto.

Nella ‘Guida turistica, commerciale, industriale, agricola della provincia di Viterbo’ di A. Sorbini & c., del 1931-32, edita nel 1931 a Viterbo da tipografia ‘Unione’ soc. an., nel settore ‘Industria e Produzione’, tra le fabbriche di mattonelle in cemento, risultano: “Barelli cav. Antonio – stabil. fuori porta Faul – ufficio: piazza del collegio D  – tel. 100” e poi ancora “Barelli Giulio – Stab. fuori porta Faul, ufficio: via Cavour 7 I – tel. 197”. Tra i ‘Lavori per l’applicazione dell’asfalto’ risulta: Barelli Giulio – via Cavour 7 – tel. 197.


Francesco Barelli

Francesco Barelli


La fabbrica di mattonelle occupava otto locali dove si producevano le mattonelle dette ‘marmette’, fatte con la graniglia delle pietre delle cave di marmo, quadrate di due misure da 20 cm e 25 cm, oltre ai ‘marmettoni’, uguali quadrati ma più grandi da 30 cm e 40 cm.

Ho conosciuto Checco negli ultimi suoi due anni di vita, grazie a Barbara Bastianini figlia di Rita Santoni moglie del suo amico di gioventù Florido Bastianini. In una delle ultime nostre chiacchierate mi disse di essere contento di parlare del passato e, in particolare, della sua permanenza a Viterbo. Spesso quando raccontava le sue esperienze si commoveva e gli uscivano le lacrime dagli occhi.


Le "marmette" di Francesco Barelli

Le “marmette” di Francesco Barelli


Mostrava orgoglioso la sua collezione di “marmette” le mattonelle prodotte da suo padre, da suo zio e da suo nonno e tenute per ricordo. “Per me – disse Checco una volta – questa chiacchierata è stata come un pasto, si vive anche di ricordi, e chi dimentica le cose è come se non fosse mai esistito”. I funerali ci terranno oggi alle ore 17 nella chiesa di Santa Cristina a Bolsena.

Silvio Cappelli


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29 giugno, 2021

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