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Viterbo – Crollo di turisti e non solo a Viterbo, nel 2020. Meno della metà le presenze in alberghi e altre strutture. Il Covid si è fatto sentire e quello ricettivo è uno dei settori più colpiti.
Il capoluogo della Tuscia fa segnare -54%, ma non ci sono eccezioni alla regola. Il crollo di visitatori ha colpito indistintamente tutta l’Italia, da nord a sud e per una volta, mal comune non è mezzo gaudio, anzi. A elaborare i dati Istat è il Sole 24 Ore.
Nel Lazio, solo Rieti riesce a contenere i danni, con un -38%, mentre la meta principale della regione e non solo, Roma, ha subito un vero e proprio tracollo. Il segno meno per la capitale arriva al 78%. Peggio di così, nel nostro paese solo Firenze (-79%).
Tornando nel Lazio, Latina ha fatto registrare una flessione del 61%, mentre Frosinone si è attestata a -68%. Nel complesso, il calo di Viterbo è superiore alla media nazionale, pari a -52%.
Nelle città vicine, a Siena che cala del 55%, si affianca la confinante Grosseto, con un segno negativo ridotto: -27%. A Perugia il numero di visitatori e presenze in albergo è diminuito del 49%, a Terni del 45%.
Ma sono le grandi città ad avere accusato maggiormente della situazione legata alla pandemia. Oltre a Firenze e Roma, presenze crollate a Torino (-60%), a Napoli (-71%), Milano (-72%), Venezia (-56%).
A Macerata, sul fronte opposto, è andata meglio, si fa per dire, con una flessione che si ferma al 13%, seguita da Campobasso con -20% e L’Aquila (-24%).
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