Tokyo – Con un anno di ritardo a causa della pandemia da Covid, iniziano oggi ufficialmente i giochi olimpici di Tokyo 2020. Per 16 giorni, fino alla conclusione delle Olimpiadi l’8 agosto, gli occhi del mondo saranno puntati sulla capitale del Giappone per seguire le varie delegazioni sportive contendersi le ambite medaglie.
La cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi allo stadio nazionale di Tokyo
È iniziata alle 13 la tradizionale cerimonia di apertura dei giochi, le 20 in Giappone, presso lo Stadio nazionale di Tokyo. A presenziare la manifestazione l’imperatore Naruhito e alcuni rappresentanti delle istituzioni dei vari paesi partecipanti e del Comitato olimpico internazionale. A causa della pandemia, che ha colpito ha colpito anche diversi atleti che ora si trovano in isolamento, la cerimonia non è aperta al pubblico.
La cerimonia si è aperta con un ragazzo illuminato da un fascio di luce verde che, da sdraiato, si alza e comincia a camminare per simboleggiare la vita e il mondo che ripartono dopo la pandemia. Successivamente, sui maxi schermi dello stadio sono state proiettate alcune immagini degli atleti mentre si allenavano nelle proprie abitazioni durante il lockdown. La cerimonia è poi proseguita con tre ragazzi impegnati singolarmente con alcuni attrezzi sportivi come tapis roulant e cyclette, ancora una volta a ricordare la pandemia e l’isolamento, anche nel mondo dello sport, che ha comportato. Alle loro spalle una piccola coreografia, al termine della quale è andato sono partiti dallo stadio dei spettacolari fuochi d’artificio. Infine l’ingresso nello stadio dell’imperatore Naruhito. A cantare l’inno nazionale, mentre veniva issata la bandiera giapponese, Misia, una cantante popolarissima nel paese.
La cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Tokyo 2020
La coreografia più importante e spettacolare della cerimonia, che si è svolta dopo l’inno nazionale, ha creato un filo diretto tra l’edizione corrente dei giochi olimpici e quella del 1964, che si è sempre svolta a Tokyo. I coreografi si sono infatti esibiti con grandi lastre e travi di legno, lo stesso materiale utilizzato anche per la costruzione dei cinque cerchi olimpici mostrati durante la cerimonia. Questo legno rappresenta simbolicamente quanto avvenuto a Tokyo nel 1964, quando tutte le delegazioni avevano portato con sé dei semi da piantare in Giappone.
Ad aprire la sfilata è stata la delegazione greca, che dal 1986 apre le cerimonie olimpiche per simboleggiare le origini e la storia di questo evento sportivo. Poi la squadra dei rifugiati olimpici e a seguire tutte le altre delegazioni. Gli atleti devono comunque mantenere le distanze e indossare la mascherina. Queste misure di sicurezza sono necessarie per cercare di frenare i contagi, aumentati negli ultimi giorni all’interno delle varie delegazioni sportive tanto da aver messo in discussione, per un momento, lo svolgimento stesso dei giochi olimpici.
Gli azzurri alle olimpiadi di Tokyo
La delegazione sportiva italiana è la 18esima a sfilare, per la prima volta con due portabandiera. Si tratta di Jessica Rossi, campionessa di tiro al volo, e del ciclista Elia Viviani a portare la bandiera tricolore. L’Italia è infatti tra i paesi che hanno scelto di avere una donna e un uomo come rappresentanti. Presente a Tokyo, in rappresentanza delle istituzioni, anche la sottosegretaria allo sport, nonché ex campionessa mondiale di scherma, Valentina Vezzali. Il Giappone invece, come vuole il cerimoniale olimpico per i paesi ospitanti dei giochi, sfilerà per ultimo.
Le competizioni sportive si svolgeranno fino al 9 agosto e via parteciperanno circa 11mila atleti. A Tokyo 2020 gli azzurri in gara sono 384 atleti, la delegazione olimpica più numerosa di sempre.
Edoardo Venditti
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