Viterbo – “Non c’è bisogno del Paradiso. C’è bisogno della Tuscia. Un posto incantato”. Jonathan Nossiter ieri sera era sul palco del Tuscia Film Fest. Per la serata di chiusura, in piazza San Lorenzo a Viterbo. Il regista americano del film “Last words”, selezionato per il concorso del Festival di Cannes 2020 e alla seconda proiezione nazionale dopo quella di Bologna dello scorso anno. Con lui anche l’attore Stellan Skarsgard e l’esordiente Kalipha Touray. Il film è interpretato anche da Nick Nolte, Charlotte Rampling e Alba Rohrwacher.
Viterbo – Tuscia Film Fest – La presentazione di Last words
A chiudere il festival anche Bonucci, con video mandato in onda. “Spero che Viterbo ti sia piaciuta – ha detto il calciatore della nazionale rivolgendosi a Skarsgard – perché la città e i viterbesi sono qualcosa di veramente unico”. Alla fine del messaggio è salito poi sul palco il padre di Bonucci, Claudio, per regalare a Skarsgard la maglietta del figlio. Quella dell’Italia campione d’Europa. Con loro anche l’assessore alla cultura, Marco De Carolis.
Poco prima, invece, la consegna del premio dedicato a Luigi Manganiello, avvocato e presidente della Banca di Viterbo scomparso nel 2014. Il premio è stato consegnato da Paolo Manganiello a Jonathan Nossiter.
Viterbo – Tuscia Film Fest – Il regista Jonathan Nossiter
“La Tuscia chiama tutti – ha detto Nossiter che da qualche tempo ha preso casa dalle parti di Bolsena -. Sono però poche le persone che la conoscono, così come sono altrettanto poche quelle che conoscono gli etruschi. Ho girato per il mondo alla ricerca del Paradiso. E il Paradiso alla fine l’ho trovato qui. Non c’è bisogno del Paradiso, c’è bisogno della Tuscia”.
Viterbo – Tuscia Film Fest – L’attore Stellan Skarsgard
“Sono passato dal cinema all’agricoltura – ha poi aggiunto – e adesso lavoro con tanti agricoltori del territorio. L’agricoltura è la cosa più bella della Tuscia, assieme al suo patrimonio storico e archeologico. Nella Tuscia c’è posto per tutti. E’ una terra accogliente. Qui c’è una dolcezza che si ritrova nelle persone e nei luoghi. Ad esempio, oggi pomeriggio mi è capitato di visitare la chiesa di Santa Maria Nuova. Gli affreschi sono bellissimi. Ogni gesto è incredibile e stupisce”.
Viterbo – Tuscia Film Fest – L’attore Kalipha Touray
“Last words” è ambientato nel 2086, a mondo finito, con l’ultima comunità di umani sul punto di esalare l’ultimo respiro. L’ultimo uomo su una terra, anch’essa senza più speranze. Un richiamo a Richard Matheson di “Io sono leggenda” e un’umanità azzerata e ormai incapace di riprodursi, devastata da catastrofi ambientali, guerre e virus. D’obbligo infine il collegamento alla pandemia in corso nel dibattito successivo moderato da Giacomo Nencioni. “Importante – ha detto il regista americano – ritrovare finalmente insieme e all’aperto, in piazza. Potersi salutare, abbracciare, stringersi la mano”.
Viterbo – Tuscia Film Fest – La presentazione di Last words
Domande più tecniche a Stellan Skarsgard e Kalipha Touray. Dal ruolo dell’attore ai film già girati in Italia. “Quando si è davanti alla telecamera – ha detto infine Skarsgard – la storia la fa il regista e la narrazione, non il luogo”.
Daniele Camilli
Multimedia: Fotogallery: La presentazione di Last words – Video: Nossiter, Bonucci, Skarsgard e Touray
– Stellan Skarsgard chiude il Tuscia film fest
Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564PRIVACY POLICY