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Cronaca - Il sindaco Virginio Merola: "Questo titolo rappresenta un grande onore e una grande responsabilità per la città, saremo all’altezza di questo riconoscimento".

I portici di Bologna da oggi sono patrimonio dell’Unesco

di Edoardo Venditti
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Bologna – D’inverno riparano dalla pioggia, d’estate dal sole cocente. E da secoli rendono unico il centro storico della città, attirando turisti da ogni parte del mondo. I portici di Bologna sono da oggi patrimonio dell’umanità Unesco.


Bologna - I portici

Bologna – I portici


Ad annunciarlo sono la stessa organizzazione Unesco con un tweet e il ministro della cultura Dario Franceschini. “Anche Bologna con i suoi meravigliosi portici da oggi è patrimonio dell’umanità Unesco”, ha scritto su Twitter il ministro.

“Un’immensa soddisfazione e un grande riconoscimento che ci rende felici – ha commentato il sindaco della città Virginio Merola -. L’iscrizione dei portici di Bologna tra i siti patrimonio dell’umanità Unesco è il raggiungimento di un obiettivo da tempo perseguito ed è il riconoscimento del grande lavoro di questi anni portato avanti dalla vicesindaca Valentina Orioli e da tutta la struttura che ha dedicato a questa causa passione, competenza e capacità di relazione. Un grande ringraziamento al ministero della cultura, al ministro Dario Franceschini e alla sottosegretaria Lucia Borgonzoni, al ministero degli esteri col consigliere Paolo Bartorelli e all’ambasciatore d’Italia presso l’Unesco Massimo Riccardo. Questo titolo rappresenta un grande onore e una grande responsabilità per Bologna, saremo all’altezza di questo riconoscimento”.

“I portici di Bologna trovano il posto che gli spetta, tra i siti Unesco – ha scritto su Twitter la sottosegretaria al ministero della cultura Lucia Borgonzoni -. Sono doppiamente felice: sia per il riconoscimento ottenuto dopo il lavoro che seguo da anni, sia perché Bologna è la mia città”.



Erano anni che Bologna stava lavorando alla candidatura dei portici, un reticolato che si estende per oltre 53 chilometri in tutta la città, 38 solamente nel centro storico. Il loro inserimento nella lista dei siti patrimonio dell’umanità è avvenuta oggi nel corso dei lavori della 44esima sessione del Comitato del patrimonio mondiale riunito a Fuzhou, in Cina.

Nati nell’alto medioevo come una proiezione di edifici privati sul suolo pubblico con lo scopo di aumentare gli spazi abitativi, i portici sono diventati nel corso dei secoli una risorsa importantissima per la città, perché permettevano di percorrere le vie del centro con ogni condizione atmosferica. Nei secoli successivi infatti, con il forte incremento della popolazione e l’arrivo da tutta Italia di studenti e intellettuali che raggiungevano la città per la sua prestigiosa università, c’è stata una massiccia espansione del reticolato dei portici. Inizialmente erano di legno, poi nel corso del sedicesimo secolo sono stati convertiti in laterizio o pietra.


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28 luglio, 2021

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