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Viterbo sogna l’Eurovision, De Carolis: “Ce la possiamo fare”

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Viterbo – Viterbo sogna l’Eurovision, il più grande e prestigioso festival musicale d’Europa. Un sogno che, stando alle premesse, sembra tutt’altro che semplice da realizzare. “Ma sognare non costa nulla”, afferma Marco De Carolis. È proprio dall’assessorato alla cultura, di cui è responsabile, che sarebbe partita la candidatura per ospitare la manifestazione. “È bastato mandare una semplice pec”, spiega De Carolis. È stata inviata lunedì allo scadere del bando indetto dalla Rai.


Viterbo - L'assessore comunale alla cultura Marco De Carolis

Marco De Carolis


L’Italia, a maggio 2022, ospiterà la 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest grazie alla vittoria dei Måneskin che due mesi fa si sono imposti sul palco della Rotterdam Ahoy, nei Paesi Bassi, con la loro Zitti e buoni. Per la terza volta il Bel paese farà da cornice alla manifestazione, che verrà organizzata dalla tv pubblica e prodotta dall’Ebu (l’Unione europea di radiodiffusione). Entro la fine di agosto saranno proprio loro a scegliere la location.

Viterbo dovrà vedersela con altre sedici città, tra cui sette capoluoghi di regione (Bologna, Genova, Firenze, Milano, Roma, Torino e Trieste) e quattro di provincia (Alessandria, Matera, Pesaro e Rimini). Ma in lizza ci sono anche i comuni di Acireale (Catania), Bertinoro di Romagna (Forlì – Cesena), Jesolo (Venezia), Palazzolo Acreide (Siracusa) e Sanremo (Imperia).


Eurovision 2021 - La vittoria dei Maneskin

I Måneskin vincitori dell’Eurovision 2021


“Concorriamo con città molto importanti – ammette De Carolis -. Qualora non dovessimo farcela, almeno ci abbiamo provato. Ora ci confronteremo con gli organizzatori e magari scopriremo che per loro l’Eurovision in grandi metropoli come Milano e Torino è troppo scontato e preferiscono affrontare una sfida come può essere quella di Viterbo”. Rai ed Ebu dovrebbero arrivare in città nelle prossime settimane per un sopralluogo.

“Secondo me ce la possiamo fare – sostiene De Carolis -. L’evento è importante e di promozione a livello internazionale. Sarebbe l’occasione giusta per rilanciare il capoluogo della Tuscia. La candidatura è stata presentata in accordo con l’assessora allo sviluppo economico Alessia Mancini, perché ci è sembrato interessante immaginare Viterbo in un panorama internazionale”.


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La Rotterdam Ahoy che ha ospitato l’Eurovision 2021


Questa mattina negli uffici di via Ascenzi arriverà il Bid book, ossia il documento in cui saranno descritti i requisiti per poter ospitare la manifestazione. Fondamentale avere un’area coperta alta almeno 18 metri e in grado di contenere tra gli 8mila e i 10mila spettatori. Intorno dovrà esserci la possibilità di allestire camerini, un centro stampa per mille giornalisti, punti vendita di cibi e bevande. A non più di un’ora e mezza deve trovarsi un aeroporto internazionale e servono oltre 2mila stanze d’albergo.

“I requisiti – dice De Carolis – non sono così inimmaginabili. Per l’aeroporto abbiamo Roma e a livello ricettivo ipotizzo un’ospitalità diffusa coinvolgendo anche i comuni limitrofi. Per la location stiamo lavorando su un paio di idee: ad esempio costruire una struttura ad hoc a Viterbo nord, ma anche l’ex Fiera è uno spazio molto interessante. È di un privato e andrebbe riqualificato, però questa potrebbe essere l’occasione giusta”.


Viterbo - Giovanni Arena

Giovanni Arena


Rai ed Ebu fanno sapere che “la selezione avrà luogo tra le città che si saranno dichiarate disponibili ad ospitare e a supportare l’evento anche attraverso la messa a disposizione di strutture e di contributi economici”. Insomma, se sognare non costa nulla l’Eurovision un prezzo ce l’ha. E non da poco. Il sindaco Giovanni Arena spiega che “la candidatura è stata presentata in maniera autonoma dall’assessorato alla cultura. Sia a livello logistico che economico – continua il primo cittadino – vedo delle reali difficoltà, ma non per questo dobbiamo privarci dell’entusiasmo e della possibilità di volare alto”. Entro il 4 agosto Viterbo dovrà presentare ufficialmente tutti i dettagli del progetto per ospitare il festival.

Raffaele Strocchia


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