Viterbo – “Siamo disponibili, ma tappetini no. Terzo assessorato e vicesindaco. Queste sono le richieste di Fratelli d’Italia. Il punto da cui partire. In più, sarebbe anche il caso che Forza Italia uscisse dalla maggioranza in provincia, altrimenti ci dica chiaramente se vuole passare strutturalmente al centrosinistra”. Se qualcuno non aveva ancora chiara la posizione di Fratelli d’Italia in comune a Viterbo, la sua assessora ai lavori pubblici, Laura Allegrini, toglie ogni possibile dubbio. Le richieste di FdI adesso sono lapalissiane. Niente di più, però, come più volte ribadito da Allegrini, rispetto agli accordi che tre anni fa portarono Giovanni Arena a diventare sindaco della città. Accordi che poi successivamente sarebbero stati disattesi da tutti gli altri partiti della maggioranza. Partiti che “hanno avuto di più – specifica Allegrini – e sono tutti sovradimensionati”. Con un distinguo per Fondazione di Gianmaria Santucci. Anche loro hanno ottenuto di più rispetto al numero di consiglieri a disposizione, ma questo “grazie a un accordo fatto direttamente con il sindaco fin dall’inizio”.
Inoltre, anche l’accorpamento di tutte le deleghe dei lavori pubblici in un solo assessorato e sotto la bandiera di FdI “sarebbe certamente una cosa gradita – precisa Allegrini – e che noi giudichiamo anche funzionale al buon funzionamento dell’amministrazione”.
“Fratelli d’Italia in questo momento non può cedere – sottolinea Laura Allegrini -. Fratelli d’Italia in questo momento deve avere e spetta al sindaco trovare una soluzione”.
Infine Arena. “Noi vogliamo continuare a dare il nostro appoggio ad Arena e a sostenerlo – conclude Allegrini -, ma lui deve continuare a trattarci come avevamo stabilito all’inizio”.
Viterbo – L’assessora ai lavori pubblici Laura Allegrini
Come è andato l’incontro di oggi (ieri ndr) in comune con i partiti di maggioranza?
“L’incontro c’è stato e so che le cose sono ancora da definire. Non ci sono stati grossi passi avanti ripeto all’altro giorno sulla necessità oggettiva del buon funzionamento dell’amministrazione, accorpando alcune materie che erano state spacchettate in passato. Anche per la comodità di un dirigente della pubblica amministrazione che ad oggi, su uno stesso settore, si deve rivolgere a tre-quattro assessori”.
Quindi l’accordo per uscire dalla crisi politica della maggioranza che sostiene Arena non è stato ancora trovato?
“No, non è stato ancora trovato. Rinviato ai giorni successivi. Non so ancora quando si rivedranno. Ma non c’è ancora alcun accordo. Secondo me però bisogna sbrigarci, perché non si può aspettare più di tanto”.
Come mai, però, tutti chiedono di sbrigarsi ma ogni giorno la situazione sembra impantanarsi sempre di più?
“Non lo so. E’ una domanda alla quale non saprei come risponderle. Evidentemente però la situazione richiede sacrifici da tutte le parti e questo è normale quando c’è una trattativa da fare e sintesi da trovare. Però non è chiaro che qualcuno deve rinunciare a qualcosa”.
E chi è che dovrebbe rinunciare a qualcosa?
“Non glielo so dire. Fratelli d’Italia chiede semplicemente il rispetto della situazione così come l’hanno indicata le urne nel 2018. Ci sono degli accordi iniziali che sono stati fatti. Col tempo questi accordi sono stati disattesi, per vari motivi. Noi chiediamo che sia rispettato il nostro ruolo che è, né più né meno, quello dell’inizio. Quello degli accordi fatti all’inizio. E i numeri per farlo ci sono. Noi non chiediamo qualcosa in più. Forse sono stati altri a prendere più di quello che era stato concordato all’inizio”.
Quale era l’accordo politico iniziale cui lei fa riferimento e chi avrebbe preso qualcosa in più rispetto a quanto concordato?
“L’accordo iniziale, frutto del risultato elettorale che vedeva 6 consiglieri cascano per Fi, FdI e Lega, prevedeva 3 assessori per Fratelli d’Italia, 2 assessori per Forza Italia più il sindaco e la Lega avrebbe avuto tre assessori o due assessori più il presidente del consiglio. E uno di questi assessori avrebbe avuto anche la carica di vice sindaco. A Fondazione andavano infine due assessori in base a un accordo tra il sindaco e Gianmaria Santucci. Per quanto riguarda poi la carica di vice sindaco, gli accordi prevedevano però che a metà consiliatura passasse dalla Lega a Fratelli d’Italia”.
All’inizio tutto è andato come previsto…
“Sì, siamo partiti così”.
Poi però ci sono stati diversi maneggiamenti all’interno del consiglio comunale, con il passaggio da un gruppo all’all’altro di alcuni consiglieri…
“Sì ci sono stati passaggi e movimenti, ma di fatto i numeri sono questi. Noi di Fratelli d’Italia siamo in sei ma abbiamo soltanto due assessori…”
Sì, ma siete in sei dopo il passaggio di Perlorca dalla Lega. Pure lei un altro rimaneggiamento in seno al consiglio…
“Il problema non sono i rimaneggiamenti. Il problema non ci riguarda. Semmai riguarda il sindaco. Noi ci atteniamo all’accordo iniziale in cui c’è stato detto che avremmo avuto tre assessori. E questo vogliamo. Più il vice sindaco, perché due anni e mezzo sono ormai trascorsi. Questo significa dare la giusta dignità al partito e rispettare il mandato elettorale. Anche tra i partiti di una stessa coalizione esistono delle piccole sfumature. Quindi è giusto che vadano mantenute le giuste proporzioni”.
Viterbo – Comune – La prima giunta di Giovanni Arena
Per terzo assessorato intende il pezzo mancate dei lavori pubblici, quello riguardate le periferie, finora assegnato ad Elpidio Micci di Forza Italia?
“No, non intendiamo questo. A noi questo non interessa. Noi vogliamo il terzo assessore, perché adesso ne abbiamo soltanto due. Un terzo assessore nominato da Fratelli d’Italia”.
Quale è il terzo assessorato che vorrebbe Fratelli d’Italia?
“Lo decide il sindaco. Io so solo che l’accordo iniziale prevedeva che Fratelli d’Italia avesse cultura, lavori pubblici e urbanistica”.
Quindi manca solo l’urbanistica che adesso è di Claudio Ubertini della Lega…
“L’accordo iniziale prevedeva questo, poi ci sono stati dei rimaneggiamenti. Non necessariamente poi uno deve avere l’urbanistica. Tuttavia è giusto che i numeri siano rispettati”.
E se il sindaco vi proponesse soltanto di accorpare i lavori pubblici togliendo a Micci la delega alle periferie per assegnarla a lei?
“Non cambierebbe niente. Sarebbe certamente una cosa gradita e che noi giudichiamo anche funzionale al buon funzionamento dell’amministrazione. Da subito abbiamo detto che le cose non andavano spacchettate. Ma il problema non è questo. Il problema è un assessorato in più che a noi manca. Perché Forza ha 4 consiglieri e ha due assessori e il sindaco. La Lega con 8 consiglieri, ha tre assessori, il presidente del consiglio e il vice sindaco. Fratelli d’Italia ha 6 consiglieri e solo due assessori. Fondazione ha due consiglieri e due assessori. Chi più di tutti è mortificato in questo contesto? Fratelli d’Italia. E non è mortificato solo Fratelli d’Italia, ma i nostri stessi elettori che se ci votano vuol dire anche che vogliono che a governare e fare le cose siamo anche noi, direttamente”.
E se il sindaco non trova la quadratura del cerchio sul punto del terzo assessore più il vice sindaco, Fratelli d’Italia cosa fa?
“Non lo so. Per quanto mi compete, credo sia giusto che il sindaco rispetti il mandato elettorale ed è lui che si deve impegnare. Così come lo devono rispettare anche gli altri. Chi come noi si sente sottodimensionato è giusto che chieda, chi è cosciente di essere sovradimensionato rispetto al risultato elettorale è giusto invece che faccia un passo indietro. Poi siamo anche disponibili a fare piccoli passi indietro anche noi. Ma il punto di partenza è questo. Tornare al rispetto degli accordi che sono stati disattesi da tempo. Noi siamo disponibili, ma tappetini no”.
Chi è che ha avuto più del previsto rispetto agli accordi iniziali?
“Tutti. Tutti meno noi”.
Quindi Forza Italia, Lega e Fondazione sarebbero sovradimensionati e avrebbero avuto di più rispetto a quello che si sono guadagnati sul campo delle elezioni?
“Sì, hanno avuto di più e sono tutti sovradimensionati. Fondazione fin dall’inizio, grazie all’accordo fatto con il sindaco Arena. E anche gli altri in questo momento hanno avuto di più rispetto a quanto previsto all’inizio”.
Fratelli d’Italia su cosa potrebbe cedere?
“Fratelli d’Italia in questo momento non può cedere. Fratelli d’Italia in questo momento deve avere e spetta al sindaco trovare una soluzione. Poi possiamo discutere e trovare un punto d’accordo. Noi chiediamo soltanto che vengano rispettati i rapporti iniziali, disattesi successivamente”.
Qualcuno dice che Fratelli d’Italia vuole staccare la spina ma non sa come fare. E il caso di Capodimonte viene visto da alcuni come caso emblematico…
“Non è così. Il caso di Capodimonte è poi un caso tutto particolare dove ci sono problemi loro territoriali. Fratelli d’Italia vuole difendere la coalizione. Forse sono altri a volerla attaccare. Noi non vediamo alternative alla coalizione di centrodestra. E proprio perché non vediamo alternative, siamo i primi ad essere corretti e leali. Non siamo di certo noi a voler tentare di fare accordi con altri. Ci sono altri che dichiarano che stare a destra e sinistra è uguale”.
Fa riferimento all’ipotesi di accordo con pezzi dell’opposizione?
“Sì”.
Ma nelle interviste realizzate da questo giornale nei giorni scorsi tutti lo scongiurano…
“Penso anche io, anche perché poi lo dovrebbero spiegare ai loro elettori. Noi di Fratelli d’Italia vogliamo un po’ capire di che panni vestono gli alleati. Gli alleati che vogliono e credono nel centrodestra, lavorano per il centrodestra. E non concepiscono alleanze politicamente diverse”.
Come Forza Italia in provincia?
“Sì, come Forza Italia in provincia che sta col Pd. Lo stesso capogruppo Giulio Marini sta in comune col centrodestra e in provincia con il centrosinistra. E’ una posizione un po’ anomala e ci piacerebbe di capire che intenzioni hanno e se hanno l’intenzione di passare strutturalmente al centrosinistra”.
Perché c’è questo rischio?
“Penso di no… ma bisognerebbe chiederlo a loro. A noi questa cosa comunque non interessa, se non per i riflessi che potrebbe avere sulla giunta comunale”.
Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena
Di Sorte ha tuttavia detto che valuterà con tutto il partito la vostra richiesta di far uscire FI dalla maggioranza in provincia, ma ha anche fatto capire chiaramente che non è detto che accada…
“Certo, ne discuteranno. E poi vedranno, vedranno, vedranno… ma intanto l’amministrazione del comune di Viterbo ha bisogno di una giunta. Perché l’amministrazione di un comune non può stare senza giunta. Tra l’altro noi non avevamo affatto chiesto l’azzeramento della giunta. Noi avevamo chiesto di lavorare a un riequilibrio per rispettare gli accordi e il mandato che ci hanno dato gli elettori. Azzerare la giunta è stata una scelta del sindaco Giovanni Arena”.
Per mettere in un angolo Fratelli d’Italia?
“In un angolo ci sta solo la città senza giunta. Dal punto di vista del sindaco è come ricominciare dall’inizio. E visto che si ricomincia dall’inizio, noi chiediamo il rispetto degli accordi iniziali. Il rispetto dei patti sottoscritti a sostegno della candidatura di Arena”.
Come mai, secondo lei, oggi (ieri ndr) non è stato ancora raggiunto un accordo?
“Credo che si sia ancora discusso degli accorpamenti. Ma la discussione va avanti. Ci sono comunque tutti i margini positivi per poterla chiudere bene. Non è una situazione drammatica, ma va limata e va compresa. Si può sfumare in tanti modi. Ma il punto di partenza è questo. Fratelli d’Italia non può accettare di essere l’unica forza politica in giunta per la quale non sono stati rispettati gli accordi iniziali”.
Se non si arriva all’accordo, cosa dovrà fare il sindaco in vista del consiglio comunale del 31 agosto?
“Non lo so cosa può fare, però sono ottimista. Penso che sia nell’interesse di tutti e del centrodestra complessivamente. Presto si andrà alle elezioni amministrative. Le prime di tante che arriveranno poi. Credo sia interesse di tutti presentarci uniti. Il centrodestra in questo momento ha la possibilità di vincere regione, provincia, comuni. Perché mandare al macero questa alleanza?”
Allora come mai Fusco della Lega dice che il centrodestra è a rischio sopravvivenza in tutta la Tuscia? E anche dal punto di vista degli accordi elettorali non tutto è ancora chiaro…
“Credo che questo sia il momento pre liste. Le cose non sono ancora chiare, ma ci sono tutti gli spazi necessari per il chiarimento. Manca ancora l’ultima fondamentale settimana”.
Quindi perché Fusco dice che il centrodestra è a rischio sopravvivenza nella Tuscia?
“Non credo ed è un punto di vista che non condivido. E credo che i nostri elettori ci dicano di andare avanti ancora. Perché l’alternativa al centrodestra è il centrosinistra. E Fratelli d’Italia non può andare in una coalizione di centrosinistra. E credo nemmeno la Lega”.
Forza Italia invece potrebbe andare in una coalizione di centrosinistra?
“Spero di no. Non credo però che gli elettori della Tuscia di centrodestra chiedano di modificare la coalizione. Sarebbe un’anomalia”.
Se si dovesse andare al voto, Giovanni Arena sarebbe ancora il candidato sindaco di Fratelli d’Italia?
“Questo non lo so. Queste cose sono frutto di una discussione interna al partito e parlerei solamente a titolo personale. Però le posso dire che attualmente è il nostro sindaco e noi vogliamo continuare a dare il nostro appoggio ad Arena e a sostenerlo. Ma lui deve continuare a trattarci come avevamo stabilito all’inizio”.
Daniele Camilli
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