Viterbo – “Se me lo chiedessero ufficialmente mi potrei attivare per togliere un assessorato a qualcuno e darlo a qualcun altro. Io non ho mai agevolato un partito rispetto a un altro. Se questa è una colpa, me lo dicessero”. Il sindaco di Viterbo Giovanni Arena è “disponibile a un rimpasto in giunta a patto che le forze politiche di maggioranza glielo chiedano”. Un rimpasto che “verrà fatto con il manuale Cencelli”, in base al peso specifico di ciascun gruppo. Un sindaco tuttavia infastidito dal passaggio di consiglieri da un gruppo all’altro, “non è che posso modificare la giunta ogni settimana”, ha detto Arena, e col timore che Viterbo possa diventare “la camera di compensazione delle tensioni elettorali in vista delle prossime amministrative di ottobre” che vedranno andare al voto diversi comuni della Tuscia.
Qualche giorno fa, dopo l’arrivo di Ombretta Perlorca dalla Lega a FdI, passato così a 6 consiglieri, pare che Fratelli d’Italia abbia chiesto di avere i lavori pubblici per intero. Adesso sono spacchettati in due, fra Laura Allegrini ed Elpidio Micci. Forza Italia avrebbe invece chiesto l’ambiente.
Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena
Esiste all’interno della maggioranza una forza politica che non fa o dà problemi al sindaco che dovrebbe sostenere?
“Da parte delle forze politiche che compongono la maggioranza non c’è alcuna intenzione di interrompere questa consigliata. Di questo posso esserne più che sicuro”.
Qualcuno vociferava pure di sue possibili dimissioni…
“Non so proprio come sia venuto fuori. Non l’ho mai detto. Io sono una persona dialogante fino all’esasperazione. A patto che ci sia la volontà di tutti, con fatti concreti, non dico di fare un passo indietro, ma di muoversi per far sì che si possa concretizzare tutto quello che quest’amministrazione ha avuto la capacità di ottenere. Vedi i finanziamenti o la manutenzione stradale. Tutta una serie di situazioni da cui adesso dobbiamo trarre vantaggio”.
Quali sono i fatti concreti che chiede alle forze di maggioranza?
“Molti fanno confusione con le prossime amministrative di ottobre, ripercuotendo sulla città di Viterbo le tensioni politiche che ne caratterizzano la fase preelettorale. Non vorrei che, in vista delle prossime amministrative, non trovando l’accordo tra le forze di centrodestra nei vari paesi, Viterbo diventi la camera di compensazione di tutto questo. Oltretutto non è che posso modificare la giunta ogni settimana in base agli spostamenti dei consiglieri da un gruppo all’altro. Io mi rifaccio a quella che è stata l’iniziale distribuzione delle deleghe”.
Quindi non farà niente?
“Non posso stravolgere la giunta ogni volta che ci sono migrazioni da un partito all’altro. Fra l’altro, sul fronte partiti ho avuto la massima assicurazione che nessuno intende interrompere questa esperienza. Tutti sono consapevoli che la fine della giunta rappresenterebbe un fallimento politico per chi la provoca. I partiti di maggioranza mi hanno detto che se anche non darò soddisfazione alle loro richieste politiche andranno avanti lo stesso. Nessuno ha mai parlato in toni drastici. Da parte mia non ho la bacchetta magica per dare riscontri a tutte le forze politiche. Prima raccogliamo i frutti del lavoro fatto in questi due anni che restano, poi si faranno le scelte che ognuno vorrà fare. E sono anche convinto che alle prossime elezioni governative e regionali il centrodestra abbia veramente la possibilità di vincere. In un possibile contesto come questo, ritrovarsi Viterbo su posizioni diverse sarebbe veramente azzardato”.
Quindi che fine faranno le richieste di un rimpasto in giunta che le sarebbero state fatte? Ad esempio da Fratelli d’Italia e Forza Italia. Gli andrà incontro oppure no?
“Parzialmente. E mi auguro che sia sufficiente a garantire l’unità dell’amministrazione. A volte però ci sono momenti di debolezza”.
E che succede durante questi momenti?
“I partiti vogliono avere visibilità, ad esempio, anche per una delibera. per me, quando una delibera viene fatta, viene fatta dalla maggioranza per il bene della città. Non da un singolo partito. Se un risultato lo ottiene la Lega o Forza Italia oppure Fratelli d’Italia, per me è la stessa identica cosa. E’ un risultato che la giunta porta a casa”.
Quali sono le richieste cui può andare incontro?
“A me ufficialmente nessuno mi ha ancora chiesto un assessorato o qualcos’altro. Mi hanno chiesto tutti quanti di avere la giusta rappresentanza all’interno dell’amministrazione”.
Però non è la prima volta che accade…
“Sì, è vero. Ci sono numeri, e mi riferisco agli spostamenti dei consiglieri da un gruppo all’altro, che sono costantemente variabili. Veramente, del domani non c’è certezza. Quello che faccio oggi, già domani potrebbe essere diverso. E’ un gioco a cui non voglio stare. Anche perché non è possibile attuarlo. A me chi lo dice che domani non entrano tre consiglieri in Forza Italia per cui Forza Italia un nuovo assetto di giunta. E’ un rompicapo”.
Dunque nessun rimpasto in giunta?
“Io non ho ancora avuto una richiesta ufficiale da parte di nessuna forza politica di maggioranza”.
E se glielo chiedessero ufficialmente?
“Se me lo chiedessero ufficialmente mi potrei attivare per togliere un assessorato a qualcuno e darlo a qualcun altro. Io non ho mai agevolato un partito rispetto a un altro. Se questa è una colpa, me lo dicessero”.
Dunque, il sindaco è disponibile a un rimpasto in giunta a patto che le forze politiche di maggioranza glielo chiedano?
“Certo. Se c’è una richiesta ufficiale ne dovrò prendere atto e vedere quali sono le forze in campo”.
In che modo?
“Utilizzerò il manuale Cencelli, tenendo conto del numero dei consiglieri. Farò tutto col bilancino. E mi rendo conto da solo che parlare così è deprimente, perché significa non tenere conto delle qualità e professionale dei singoli assessori, considerandoli solo dei numeri. Personalmente, un assessore che ha pochi consiglieri in suo sostegno ma sa risolvere i problemi della città, preferisco tenerlo. C’è una città che ci guarda e queste prove muscolari tra una partito e l’altro sono assolutamente deleterie. Si deve poter ragionare con una sola testa, per il bene di Viterbo. Questo è il mio messaggio”.
Barelli dice che l’amministrazione Arena è agli sgoccioli…
“Barelli esprime il suo punto di vista. Vedo però che ultimamente l’opposizione urla più forte. E lo fa perché sa che l’amministrazione è benvoluta dalla città. L’opposizione pensa in questo modo di scardinare il feeling che c’è tra me, la città e la maggioranza. Vorrebbero che le opere che partiranno a giorni nel centro storico non fossimo noi a realizzarle. E l’opposizione farà di tutto per generare confusione”.
Viterbo – Consiglio comunale – La maggioranza
In questi tre anni di governo della città, c’è mai stata una forza politica che non le ha mai dato problemi?
“Problemi insuperabili mai. Hanno chiesto quasi tutti quanti più personale e mi pare di essere riuscito ad andargli incontro con i concorsi sui settori che erano più deboli. Però problemi di carattere politico o di imposizioni non c’è mai stato. Qualsiasi assessore mi ha sempre comunicato ogni sua iniziativa prima ancora di metterlo in campo. Poi ci sono delle situazioni di alcuni singoli consiglieri che si sentono fuori dalla maggioranza”.
Come Galati della Lega?
“Galati ultimamente non fa più discorsi di maggioranza costruttivi, ma distruttivi. Fa discorsi come se fosse all’opposizione”.
Daniele Camilli
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