Viterbo – “Il centrodestra non è più unito e la sua stessa sopravvivenza è a rischio. In tutta la Tuscia”. Parole di Umberto Fusco, senatore della Lega. Questa mattina a palazzo dei Priori il sindaco Giovanni Arena incontrerà di nuovo la sua maggioranza per trovare una soluzione alla crisi politica del comune e ridare a Viterbo una giunta, azzerata quindici giorni fa.
“Sono molto preoccupato per la sopravvivenza del centrodestra nella Tuscia – ha detto Fusco nel corso dell’Intervista -. E dopo quanto successo a Capodimonte mi pongo molte domande”. A Capodimonte il sindaco Antonio De Rossi (Lega) è stato sfiduciato anche con alcuni voti della maggioranza, nello specifico Fratelli d’Italia. “Un tradimento”, così lo ha definito Fusco. “Sono fortemente arrabbiato – ha commentato il senatore – e l’ho detto anche a Fratelli d’Italia. Quando si mettono le firme e si disattendono gli impegni, per me è un tradimento”. Per quanto riguarda infine Arena, anche per Fusco, se non si trova una soluzione a breve, il 31 agosto dovrà venire in consiglio comunale e chiedere la fiducia.
Viterbo – Il senatore della Lega Umberto Fusco
Senatore Fusco, ci sono novità in merito alla crisi politica del comune?
“Siamo in attesa delle proposte che il sindaco farà domani mattina (oggi ndr). E’ stata infatti convocata una riunione in cui si andranno a concretizzare ufficialmente le richieste. Me lo ha appena detto il mio capogruppo in consiglio comunale (Andrea Micci ndr)”.
Come è andata l’ultima riunione tra sindaco e maggioranza?
“Una riunione tranquilla. Domani (oggi ndr) vedremo al nuovo incontro. Tuttavia nessuno ha messo in discussione l’attuale vice sindaco (Claudio Ubertini della Lega ndr)”.
Quale è il suo punto di vista sulla crisi politica della maggioranza Arena?
“Sono molto preoccupato perché è una crisi che sta durando troppo a lungo”.
E come rischia di finire?
“Se tutti sono responsabili e pensano al territorio finisce bene e il problema si risolve. Ci vuole il buon senso di tutti quanti. Io ancora non riesco a capire l’assenza continua in consiglio comunale di questo gruppo…”
Si riferisce a Fratelli d’Italia?
“Sì, mi riferisco a Fratelli d’Italia. Io spero veramente che si trovi un punto d’incontro, lasciando stare le pretese. Questa crisi mi sembra paradossale. Soprattutto in questo momento in cui arriveranno milioni di euro di finanziamenti per cambiare la città”.
Di Sorte ha detto che il problema di FdI è la presenza di Forza Italia nella maggioranza a sostegno del presidente della provincia di centrosinistra Pietro Nocchi. Per superare la crisi in comune, per FdI Forza Italia dovrebbe uscire dalla maggioranza Nocchi. Lei cosa ne pensa?
“Questa è una delle richieste di Fratelli d’Italia. Ma qui finiamo in un campo un po’ così… Oggi ormai si parla di tutto e di più. Siamo un centrodestra paradossale”.
In che senso “paradossale”?
“Cerchiamo di mettere insieme il centrodestra, ma qui nella Tuscia il centrodestra non è unito”.
La città di Viterbo
A breve però ci saranno le elezioni amministrative. Il centrodestra ci va diviso?
“Abbiamo comuni sotto i 15 mila abitanti. Ed è molto difficile trovare dei riferimenti. Si presentano tutte liste civiche che creano scompiglio tra i partiti. In questo modo non c’è un indirizzo. Un problema che riguarda sia il centrodestra che il centrosinistra. Per quanto riguarda poi l’amministrazione provinciale, noi siamo andati in soccorso di Nocchi in un periodo in cui si chiedeva massima responsabilità da parte di tutti. Per affrontare insieme l’emergenza Covid. E la lega ha aderito continuamente, per dare una mano, facendo in modo che tutto filasse liscio. Distribuendo poi ai cittadini le risorse che arrivavano dal governo centrale nel modo più veloce possibile. E questo è stato fatto. Finita poi la fase più dura dell’emergenza sono ritornate le posizioni iniziali”.
Forza Italia però è rimasta…
“Sì, siamo andati via noi della Lega e Fratelli d’Italia. Forza Italia è rimasta. Anche per me sarebbe bello che il centrodestra prendesse una posizione unanime. Anche se Fratelli d’Italia non può chiedere a Forza Italia di andare all’opposizione. Tuttavia è un problema in cui non voglio entrare”.
E nessuno ha mai pensato di mettere Fratelli d’Italia all’opposizione in comune?
“Io questo non l’ho mai pensato ed è lontano da me farlo. Do fiducia a un centrodestra uniti e ci credo. Però è logico se questa situazione va avanti ho chiesto che il sindaco si presenti in consiglio comunale per chiedere la fiducia”.
Si può dire a questo punto che il centrodestra nella Tuscia non esiste più?
“Possiamo dire che il centrodestra nella Tuscia è a rischio sopravvivenza. Sono molto preoccupato per la sopravvivenza del centrodestra nella Tuscia. E dopo quanto successo a Capodimonte mi pongo molte domande”.
Che domande si pone?
“Sono fortemente arrabbiato, e l’ho detto anche a Fratelli d’Italia. Quando si mettono le firme e si disattendono gli impegni, per me è un tradimento. Nei consigli comunali si possono pure sfiduciare le persone. Però si parla in faccia, a quattr’occhi”.
A Capodimonte cosa è successo?
“E’ stato sfiduciato il sindaco con tre voti della maggioranza e tre dell’opposizione. Tra questi ci sono anche i voti di Fratelli d’Italia”.
Quindi il sindaco di Capodimonte è caduto perché Fratelli d’Italia ha tradito?
“Certo. Mica da parte mia. Tutto qui”.
Il passaggio di Ombretta Perlorca, eletta nel suo partito, a FdI darebbe diritto a quest’ultimo a un terzo assessorato. Lei cosa ne pensa?
“Fratelli d’Italia può chiedere tutto, ma non a noi della Lega. Poi sarà il sindaco a decidere. Ma, certo, noi della Lega non abbiamo assessorati da dare”.
L’idea che circola è quello di togliere a Micci di Forza Italia il pezzo dei lavori pubblici nelle periferie e di affidarlo ad Allegrini di FdI, riunendo così attorno a Fratelli d’Italia tutte le deleghe del settore. Come suggeriva anche, in via generale, Giampieri di FdI. Qualora Forza Italia volesse difendere la sua delega, come Di Sorte ha fatto capire nella sua intervista, lei sarebbe disponibile a dargli una mano?
“Non voglio entrare nel merito. Spetta al sindaco. Lui è il capo politico della coalizione e si deve prendere la responsabilità. All’inizio spacchettare le deleghe è stato un errore. Perché si è fatta confusione. L’unica cosa che dico è che la gente non può capire tutti questi meccanismi. La gente vuole che i politici si prendano le loro responsabilità e lavorino per il territorio. Questi spacchettamenti non interessano a nessuno. I problemi della nostra comunità sono altri. Dobbiamo stare vicino alla gente, lavorare per loro e non determinare problemi. La politica non può creare problemi ai cittadini, glieli deve invece risolvere. Noi siamo stati eletti per risolvere i problemi. Per cui non capisco nemmeno io tutti questi meccanismi. Infine, fermare un’amministrazione per un così lungo periodo di crisi non è bello”.
Che ne pensa delle dichiarazioni del sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi che ha detto che la periferia di Viterbo è tra “le più brutte, le più selvagge e le più mafiose” di tutte?
“Sono parole dure che non condivido. Sono parole che respingo al mittente. Parole spiacevoli da una persona che ammiro e stimo”.
Giovanni Arena ha ancora la fiducia della Lega?
“Arena ha la fiducia della Lega, ma è logico che dobbiamo darci una mossa. Sono veramente stanco. Il partito è fatto di tanti militanti e tan5a gente che ci osserva. Noi rappresentiamo la politica, dobbiamo trovare soluzioni veloci per gestire una città. La fiducia al sindaco c’è e gli ho detto di decidere presto. E quando presenterà le sue proposte, valuteremo”.
Daniele Camilli
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