Viterbo – Crisi in comune, ennesima fumata nera. Anche questa mattina la riunione convocata dal sindaco con le forze di maggioranza per risolvere la paralisi politica e istituzionale del comune, con la giunta “azzerata” da una quindicina di giorni, si sarebbe risolta con l’ennesimo nulla di fatto e un altro rinvio. Probabilmente a domani, perché ogni giorno è e deve essere buono per trovare una soluzione. Anche perché il 31 agosto è fissato il consiglio comunale e da più parti, Sindaco Giovanni Arena in testa, s’è detto che se non si trova una soluzione il primo cittadino si dovrà presentare in aula dimissionario e chiedere a tutti quanti la fiducia.
Non si riuscirebbe a trovare la quadratura del cerchio attorno alla richieste di Fratelli d’Italia che chiede un riequilibrio di forze all’interno della compagine di governo cittadina a fronte dell’incremento del numero di consiglieri del gruppo dopo il passaggio di Ombretta Perlorca dalla Lega del senatore Umberto Umberto Fusco a Fratelli d’Italia del deputato Mauro Rotelli. Entrambi presenti all’incontro di oggi.
Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena
Incontri di maggioranza con la presenza dei vertici. A palazzo dei Priori oppure in via Garbini. Lo schema delle presenze prevede sindaco e poi, per ciascun gruppo, capogruppo in comune, coordinatore provinciale e parlamentare, dove presente, di riferimento. Francesco Battistoni per Forza Italia, Umberto Fusco per la Lega e Mauro Rotelli per Fratelli d’Italia. Con loro, in linea teorica, Giulio Marini (Fi), Andrea Micci (Lega) e Luigi Buzzi (FdI). C’è infine Gianmaria Santucci di Fondazione che da solo non ha i numeri per far cadere la giunta, ma secondo alcune voci potrebbe essere lui a dare la stura, portandosi appresso Fratelli d’Italia. E anche Fondazione le sue richieste al sindaco per risolvere la crisi in corso le avrebbe. A partire dal verde pubblico.
A complicare il quadro, la presenza di Forza Italia nella maggioranza di centrosinistra del presidente Pietro Nocchi in provincia. Un problema non da poco, visto che FdI chiede che esca, per risolvere la questione in comune, e il coordinatore provinciale di Fi, Andrea Di Sorte, non sembra poi così tanto intenzionato. Almeno a breve. Una situazione che si sta riflettendo anche sulle dinamiche che nel giro di qualche settimana dovrebbero portare alla composizione delle liste elettorali in metà dei comuni della Tuscia chiamati al voto all’inizio di ottobre. In diversi la coalizione di centrodestra si starebbe progressivamente sbriciolando, complice anche la situazione critica a Viterbo. L’altro giorno a Vasanello è stata presentata la candidatura di Igino Vestri, vicino al sindaco di Bassano in Teverina, Alessandro Romoli, ma altrettanto non sembrerebbe al coordinatore Di Sorte che infatti sosterrebbe sul territorio un altro candidato.
Viterbo – Comune – La giunta di Giovanni Arena nel 2018
Poi, dopo il crollo a Capodimonte del sindaco della Lega, ritenuto da Fusco un “tradimento” da imputare a Fratelli d’Italia, le cose non starebbero andando bene nemmeno a Vetralla. Intanto a Viterbo la crisi va avanti, tra stalli e veti incrociati. Con 70 milioni di euro in arrivo e 240 giorni per presentare i progetti. E con FdI che pare abbia anch’essa da recriminare in merito a passaggi di consiglieri da un gruppo all’altro a inizio consiliatura e a promessi su numeri e incarichi che poi non sarebbero stati mantenuti. Con tutti, infine, che dicono di voler andare avanti, ma nessuno, così sembra, che se la sente.
Daniele Camilli
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