Parigi – Per la gestione dei rifugiati afghani servono umanità nell’accoglienza ma fermezza nei controlli. A chiederlo è il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, secondo il quale occorre però “mettersi d’accordo su questi tre temi: sicurezza, controllo dell’immigrazione irregolare e accoglienza dei rifugiati”.
Afghanistan – Civili in fuga all’aeroporto di Kabul
Secondo Darmanin è necessaria un’intesa a livello europeo, altrimenti il rischio è quello di tornare alla crisi dei migranti del 2015. Per questo ha fatto sapere di voler seguire “il modello siriano-turco” utilizzato per la gestione di profughi di guerra del conflitto in Siria.
“È un buon modello per i rifugiati e la Francia chiede di continuare con questo metodo nel contesto della crisi afghana” ha affermato Gerald Darmanin, all’ingresso del Consiglio Ue straordinario per discutere della situazione in Afghanistan. “Abbiamo ancora in mente tutti i problemi che ha avuto l’Europa nel 2015 per essersi fatta trovare impreparata – ha aggiunto il ministro – Dobbiamo arrivare a un punto di maturità dell’Unione europea, è giusto che ci siano discussioni tra paesi, ma occorre coerenza tra l’accoglienza dei rifugiati e la fermezza nei controlli”.
“Occorre mettersi d’accordo su questi tre temi: sicurezza, controllo dell’immigrazione irregolare e accoglienza dei rifugiati”, ha spiegato Darmanin, auspicando un’intesa su “una dichiarazione comune” che affermi la necessità di “registrare tutte le persone che arrivano sul continente europeo”.
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