Viterbo – Nonostante il Covid, il Pilastro ha rinnovato il suo legame con Santa Rosa.
Viterbo – Celebrazione per la festa di Santa Rosa al quartiere Pilastro
Ieri pomeriggio i minifacchini di Spirale di fede si sono ritrovati con il loro capofacchino Pino Loddo, i famigliari e gli abitanti del quartiere nel piazzale della chiesa del Sacro Cuore. È qui che il parroco don Flavio Valeri ha celebrato l’omelia, rievocando la tradizione che ogni anno viene scandita dai passi dei minifacchini che trasportano Spirale di fede per le vie del quartiere.
Viterbo – I minifacchini del Pilastro trasportano la statua della patrona fino al piazzale della chiesa del Sacro Cuore
Per l’occasione anche un gesto simbolico, particolarmente sentito da tutti i presenti: con una breve processione i minifacchini hanno trasportato la statua di Santa Rosa dal sacrato al piazzale della chiesa. Un tragitto coordinato fin nei minimi dettagli dal capofacchino, proprio come la sera del trasporto. In testa al corteo una coppia di ragazzi in abito tradizionale: fazzoletto bianco annodato in testa, camicia bianca con maniche lunghe arrotolate fino al gomito, fascia rossa intorno alla vita, pantaloni bianchi alla zuava. Ad accompagnarli una rappresentanza di facchini e il presidente del sodalizio Massimo Mecarini.
Viterbo – I minifacchini del Pilastro trasportano la statua della patrona fino al piazzale della chiesa del Sacro Cuore
“Anche quest’anno, a causa delle restrizioni per il Covid, non abbiamo potuto celebrare le meravigliose tradizioni che ci legano a Santa Rosa, ma questo non ci può esimere dal celebrare la sua memoria – ha spiegato don Flavio durante l’omelia -. Oggi il nostro quartiere ha voluto onorare la memoria della patrona con un semplice ma simbolico gesto. Un breve tragitto e la sua immagine in mezzo a noi. Quasi che ci fosse anche lei qui, a scandire la nostra preghiera e le nostre invocazioni”.
Viterbo – Il capofacchino Pino Loddo e i minifacchini
“Abbiamo dovuto rinunciare ad appuntamenti importanti come il corteo, la macchina, la minimacchina, la fiera – ha concluso don Flavio -. Ovviamente dobbiamo ricordare che, nonostante certe mancanze, Santa Rosa resta comunque. E noi comunque siamo chiamati a celebrare la sua memoria”.
Viterbo – I minifacchini del Pilastro
È il secondo anno consecutivo che manca il tanto atteso “sollevate e fermi”. La città di Viterbo e i diversi quartieri, che con le loro minimacchine precedono la festa del 3 settembre, rimangono in attesa, sperando che il prossimo anno si possa festeggiare diversamente.
Viterbo – Massimo Mecarini alla celebrazione per la festa di Santa Rosa al quartiere Pilastro
E l’attesa è particolarmente sentita al Pilastro. Il quartiere, infatti, con il trasporto del 2020 avrebbe raggiunto il 50esimo anniversario di fondazione del Comitato festeggiamenti. Un appuntamento che è comunque soltanto rimandato.
Viterbo – I minifacchini del Pilastro
Molti i cittadini che si sono ritrovati nel piazzale della parrocchia, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid. Sui volti dei minifacchini la stessa emozione provata durante il trasporto. Ognuno di loro ha comunque la consapevolezza di portare avanti una delle più importanti tradizioni del quartiere e della città.
Viterbo – Celebrazione per la festa di Santa Rosa al quartiere Pilastro
Al termine della celebrazione è stata letta la preghiera del minifacchino. Poi la carica di Pino Loddo per i suoi ragazzi. È lui ad incitarli: “Evviva Santa Rosa”. E loro non tardano nella riposta: “Evviva”. Un grido che riecheggia nel silenzio totale per tre volte. Come da tradizione.
Maurizia Marcoaldi
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