Viterbo - Luca Torquati, il medico sospeso dalla Asl per non essersi vaccinato, alla raccolta firme di ItalExit - Ieri anche la quinta manifestazione sotto palazzo dei Priori - FOTO

“La società civile deve opporsi al green pass perché è una limitazione alla libertà”

Viterbo – No al green pass, a Viterbo cresce il movimento contro il provvedimento del governo che introduce tutta una serie di limitazioni a chi ha scelto di non farsi il vaccino. Ieri pomeriggio due manifestazioni. Una in piazza del comune, la quinta consecutiva, organizzata dal comitato coordinato da Angelo Ferrante, Alba Oddo e Paolo Gibilisco, e una in piazza del caduti al Sacrario. Una raccolta firme voluta invece dall’associazione ItalExit Viterbo coordinata da Alessio Pietrobon e alla quale ha preso parte anche Luca Torquati, il medico sospeso dalla Asl nei giorni scorsi per non essersi vaccinato. A firmare la petizione oltre 300 persone.

Viterbo – Contro il green pass – Luca Torquati

“Il motivo della mia presenza qui – spiega Torquati – è dovuto alla ferma convinzione che la società civile deve fare opposizione al green pass. E’ una situazione che mi vede convergere con l’iniziativa di ItaliaExit dove stanno affluendo persone che in questo momento stanno manifestando a piazza del comune, persone che vengono dall’ambiente della sanità, altre dalla scuola e persone che non hanno a che vedere con nessuno di questi ambienti. La convergenza è fare opposizione alle limitazioni imposte alla libertà popolare”.

Viterbo – La raccolta firme contro il green pass in piazza dei caduti

Manifestazioni “convergenti”, come le ha definite Torquati. Molti hanno infatti fatto la spola tra piazza del plebiscito, dove, a ridosso del palazzo del governo, c’erano anche carabinieri, polizia e guardia di finanza, e piazza dei caduti. Per ascoltare gli interventi di chi stava sotto al comune oppure firmare la petizione contro il green pass al Sacrario.

Viterbo – Contro il green pass – La manifestazione in piazza del comune

“Quando l’inganno diventa legge – spiegava uno dei cartelli di fronte palazzo dei priori – la resistenza diventa un dovere. restrizioni domiciliari, distanze sociali, protocolli errati, occultamento delle terapie e farmaci più efficaci, obblighi di trattamenti sanitari, persecuzione dei medici non allineati, controllo dell’informazione e censura del dissenso. Infine, paralisi economica e procurato fallimento, creazione di masse di disoccupati e attacco ai diritti civili e alle garanzie costituzionali. Quello che è in atto è una guerra contro l’umanità”.

Viterbo – Contro il green pass – Alessio Pietrobon di ItalExit

“Il movimento di Gianluigi Paragone che settimane fa aveva lanciato una petizione contro il green pass in tutta Italia – commenta invece il coordinatore provinciale di ItalExit, Alessio Pietrobon – ha cavalcato anche la piazza viterbese. In poche ore, infatti, sono stati numerosi i cittadini che hanno firmato contro il green pass. Una grande risposta contro questa imposizione. Con molta sorpresa – conclude infine Pietrobon – c’era già un bel gruppo di persone ad aspettarci prima dell’apertura del gazebo. Docenti, operatori sanitari e studenti hanno dato dimostrazione di non piegarsi a logiche illiberali. In poche ore abbiamo raccolto circa 300 firme. E replicheremo anche nelle prossime settimane”.

Daniele Camilli

Fotocronaca: Le manifestazioni contro il green pass