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Viterbo - Nonostante la particolarità del momento e l'eccezionalità dell'evento - FOTO E VIDEO

Nessun facchino al montaggio della macchina di santa Rosa in piazza del comune

di Daniele Camilli
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Viterbo – Nessun facchino al montaggio della macchina di santa Rosa in piazza del comune. Ieri, al momento dell’arrivo, dell’assemblaggio e della salita da parte della statua della santa in cima alla macchina, i facchini non c’erano. Nonostante un passaggio, considerato il momento particolare dovuto al Covid e le polemiche dei giorni scorsi, qualcuno se lo sarebbe aspettato.

In attesa del 3 settembre quando i facchini, il giorno consacrato al trasporto, non indosseranno la divisa. Probabilmente per la prima volta nella loro storia. Destituendo, inoltre, il 3 settembre di quest’anno di ogni sua “ufficialità”, almeno per quanto riguarda il sodalizio. Come se la decisione presa dal comune di montare la macchina in piazza del comune fino a metà settembre ai loro occhi non avesse alcun valore. “Il 3 settembre – ha recentemente dichiarato il presidente del sodalizio Massimo Mecarini – i facchini non indosseranno la divisa. Non è una forma di protesta per il mancato trasporto, ma semplicemente una decisione dettata dal fatto che la divisa viene indossata nelle occasioni ufficiali”. Divise indossate anche a Milano in occasione dell’Expo nel 2015.


Viterbo - Gloria - Le statue di santa Rosa e degli angeli

Viterbo – Gloria – Le statue di santa Rosa e degli angeli


Sempre ieri mattina il sindaco Giovanni Arena aveva dichiarato che la soluzione trovata “piace tanto ai viterbesi, meno ai facchini. Ne sono cosciente”. 

Una storia travagliata quella degli ultimi due anni del trasporto della macchina di santa Rosa. Il Covid e la normativa dell’emergenza hanno impedito la manifestazione. L’anno scorso, quanto immaginato dal comune, solo un mapping già visto sulla facciata del duomo, aveva lasciato l’amaro in bocca a molti. Troppo poco, anzi pochissimo, quanto fatto per celebrare un trasporto che ha secoli di storia alle spalle e rappresenta ila principale evento della città. Da quest’anno, secondo del Covid, frizioni tra comune e sodalizio fin dall’inizio. Con il primo che puntava ad andar liscio anche quest’anno sul fatto che il trasporto non si sarebbe fatto e l’organizzazione dei facchini che avrebbe invece spinto fin da subito per farlo. Prima la proposta di Ascenzi di un trasporto a porte chiuse, poi l’arrivo del green pass, ma il fatto che anche un vaccinato potrebbe lo stesso contrarre il virus e trasmetterlo avrebbe subito chiuso la partita a causa degli inevitabili assembramenti e addio alle distanze al passaggio della santa. 



Chiusa una partita se ne è aperta subito un’altra. Quella di fare qualcosa a tutti i costi dopo che per mesi il trasporto si dava per impossibile poi “sì forse” e dopo “ni”. La prima ipotesi avrebbe voluto il passaggio del corpo della santa, il 3 settembre, lungo il percorso delle 7 chiese. Ad avanzarla, pare i facchini. A bocciarla subito invece il vescovo Lino Fumagalli. Troppe le complicazioni, enormi i rischi. 

La strada successiva è stata quella del trasporto del cuore. Tant’è che sindaco Arena, presidente Mecarini e prefetto Giovanni Bruno si sono pure visti in comune il 6 agosto proponendo, nel corso di una conferenza stampa improvvisata al termine dell’incontro a porte chiuse, proprio questo. Il trasporto del cuore dalla basilica di santa Rosa al duomo. Dando in qualche modo per scontato, anzi d’accordo, il vescovo stesso che, invece, qualche settimana prima aveva mandato in tutta la diocesi una sua circolare in cui vietava le processioni in tutte le parrocchie. Causa Covid. E pure questa volta il vescovo ha detto no. E non perché, avrebbe fatto poi notare, l’aveva vietato agli altri quindi perché dire sì a Viterbo, ma piuttosto perché, essendo la città dei papi appunto una città con quasi un terzo degli abitanti della provincia e la festa di santa Rosa un passaggio decisivo, fare una processione nel capoluogo avrebbe seriamente potuto dar vita a un vero e proprio focolaio.


Viterbo - Il montaggio di Gloria in piazza del comune

Viterbo – Il montaggio di Gloria in piazza del comune


Tuttavia l’ipotesi dei facchini pare sia stata quella di accompagnare soltanto loro la santa. Ovviando in tal modo i problemi legati alla normativa Covid. Tagliando però fuori dal percorso ogni altro, politica e istituzioni incluse. Dalla basilica in cattedrale. Cosa che avrebbe tirato dentro la questione anche tutto il corteo storico che, si dice, avrebbe vissuto la proposta come un affronto. Della processione e del cuore della santa si sono occupati sempre loro.

Fino agli ultimi giorni, quando abbandonata ogni altra soluzione, il comune ha deciso di montare la macchina in piazza del plebiscito. A quanto pare in rotta di collisione con i facchini che ieri non c’erano e il 3, se ci andranno, lo faranno in borghese.

Daniele Camilli


Multimedia:Fotogallery: Santa Rosa e l’angelo Gloria arriva in piazza del Comune – La Macchina in piazza del comune – Video: Santa Rosa in cima alla macchina – Il trasporto della Macchina

Articoli: La nuova Santa Rosa “barocca” in cima alla macchina – Arena: “La macchina a piazza del Comune piace tanto ai viterbesi, meno ai facchini…” – Gloria prende vita in piazza del Comune…La macchina di Santa Rosa è arrivata a piazza del comune –  Massimo Mecarini: “I facchini non indosseranno la divisa, ma non è una protesta”


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31 agosto, 2021

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