Viterbo – Oggi il D-day, quello del sindaco di Viterbo Giovanni Arena e della sua giunta, quella azzerata una quindicina di giorni fa. Alle 11 di questa mattina la maggioranza si dovrebbe nuovamente vedere a palazzo dei Priori in piazza del comune. E il sindaco presentare la strategy exit da una crisi che va avanti da molto tempo e che, come emerge dalle interviste realizzate in questi giorni, ha messo in fibrillazione tutto il centrodestra facendo anche innervosire non pochi. Tra questi il senatore della Lega Fusco. Ieri ci sarebbe stato inoltre un primo tentativo di venire a patti. Senza alcun risultato e il rinvio ad oggi.
Le questioni sul tavolo della maggioranza, e da cui il sindaco Arena dovrà tirarsi fuori, riguardano i riassetti in giunta, con FdI che, con il passaggio di consiglieri ex Lega tra le sue fila, avrebbe diritto a un altro assessore. Questo, almeno, da manuale Cencelli citato più volte da i vari interlocutori. Infatti in ballo ci sarebbero i lavori pubblici, attualmente spacchettati tra Laura Allegrini (FdI) ed Elpidio Micci (Forza Italia), con quest’ultimo alle periferie. Quelle che si vorrebbero riaccostare al pezzo gestito già da Allegrini. Con tanto di ragionamento d’appoggio. Il colore politico di assessorato e deleghe, come ha detto Massimo Giampieri di FdI, devono coincidere. E FdI, col passaggio tra le sue fila di Ombretta Perlorca, eletta nella Lega, ha i numeri per poterlo chiedere. Soltanto che Andrea Di Sorte (FI) ha già detto che Antonella Sberna e Micci sono i migliori di sempre. Quindi, di fatto difficilmente toccabili.
Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena
Un modo per venirne fuori, paventato dal sindaco, è la carica di vice, affidata però a Claudio Ubertini, eletto in Forza Italia e passato alla Lega. Tuttavia, un modo per smorzare che sembrerebbe non interessare a nessuno. A questo punto, a due anni dalla fine della consiliatura, bisogna andare al dunque. E soprattutto al sodo, con i 70 milioni di euro in arrivo che potrebbero cambiare le prospettive della città, cambiando anche quelle di un centrodestra che, come ha evidenziato Fusco, sarebbe anche a rischio sopravvivenza. Milioni che vanno spesi subito, come invece ha fatto notare Marini. Ci sono 240 giorni per farlo. Quindi o si vince o si perde e nessun’altra giunta, se non quella di Arena, che però è stata azzerata, potrà spendere i 70 bigliettoni in arrivo. Col conseguente rischio di una figura nei confronti di città, regione e governo poco confortante per chi ha fatto della politica il suo mestiere.
All’ultima riunione di maggioranza, l’altro ieri sempre a palazzo Priori, FdI avrebbe attaccato Forza Italia anche sul fronte provincia. Quello dove il partito di cui Andrea Di Sorte e commissario straordinario sta a sostegno della giunta di centrosinistra presieduta dal sindaco di Capranica Pietro Nocchi. La conferma della richiesta è arrivata dal sindaco Arena, a fine riunione l’altro ieri, e da Di Sorte stesso che però ha respinto al mittente la richiesta. “Decideremo noi di Forza Italia il se, i tempi e i modi”. E non è escluso che alle prossime amministrative di ottobre si vada con Forza Italia ancora a sostegno di Nocchi. Soltanto che, come ancora Di Sorte ha detto, l’uscita di Forza Italia dalla maggioranza Nocchi sarebbe condizione indispensabile per poter tirare fuori dalla crisi la giunta di Giovanni Arena.
Viterbo – Consiglio comunale
Nel frattempo sul fronte delle amministrative la situazione del centrodestra sembrerebbe ancora tutta da definire. Col rischio che Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia vadano ognuno per conto suo. Soprattutto nei comuni più piccoli dove è difficile gestire al meglio la situazione. Perché, come ha fatto notare Di Sorte, lì hanno un peso specifico anche parentele e clientele che precedono ogni schieramento politico. A ottobre metà dei comuni della Tuscia andranno al voto.
Insomma, un bel pasticciaccio brutto quello che dovrà gestire oggi Arena in via Ascenzi, presentando un piano che rischia pero d’essere senza via d’uscita. Una crisi da vicolo cieco, con la politica che rivendica comunque serenità d’intenti, clima disteso e tanta speranza. Con la posizione, però, di Gianmaria Santucci di Fondazione, altro pezzo della maggioranza, ancora tutta da definire e che potrebbe, secondo alcune voci di corridoio, riservare delle sorprese.
Tutti però sono d’accordo su una cosa, sindaco incluso. Se non si trova una soluzione a breve, al consiglio comunale del 31 agosto Giovanni Arena si presenterà dimissionario, chiedendo la fiducia alla sua maggioranza.
Daniele Camilli
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