Playa del Carmen – (p.p.) – “Se tutto va liscio coi documenti, rientriamo il 3 settembre”. Ci sarà da attendere qualche giorno prima che Paolo Bianchini possa tornare in Italia dal Messico dove si trova col padre. Erano partiti insieme, il 5 agosto, per assistere il fratello Fabrizio che era ricoverato per il Covid. ‘Bizio’, però, non ce l’ha fatta e martedì scorso è volato via.
Fabrizio Bianchini
Ora, l’iter per organizzare il trasporto della salma richiede del tempo, ma come ha detto lo stesso Paolo, “il 3 se tutto va liscio con i documenti” dovrebbero far rientro. In serata.
Nel frattempo, Bianchini ha avviato una raccolta fondi in memoria di Fabrizio che avrà lo scopo di acquistare e donare all’ospedale di Belcolle un ecografo portatile wireless, per il posizionamento dei cateteri venosi nei reparti e per l’esecuzione dei blocchi nervosi in sala operatoria e una sonda per elettrocardiogramma endocavitario.
Questa è stata la volontà della famiglia di Bizio, che ha scelto di non chiedere fiori per l’ultimo saluto al 39enne.
Dopo averla annunciata, Bianchini ha fatto sapere anche di aver avuto “il sostegno del direttivo nazionale dell’associazione Mio italia, che mi onoro di presiedere, per aprire un nuovo conto corrente dedicato per le donazioni. Le donazioni devono obbligatoriamente passare tramite un’associazione regolarmente registrata”.
Nonostante il dolore, ha trovato la forza di visitare i luoghi cari a Fabrizio a Tulum. “La sua caffetteria – ha scritto su Facebook -, il ristorante dove faceva il direttore, la casa e soprattutto la sua spiaggia in foto che lui preferiva e che lo aveva fatto innamorare di questo posto. Un viaggio difficile, accompagnati dai suoi amici, persone meravigliose, non potevano essere altrimenti. Ogni simile attira il suo simile…”.
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