Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
    • Facebook
    • Twitter
    • LinkedIn
    • Google Bookmarks
    • Webnews
    • YahooMyWeb
    • MySpace
  • Stampa Articolo
  • Email This Post

Civitella d’Agliano – Seconda guerra mondiale - La vicenda raccontata da Katherine Herward Moffett, moglie dell’aviatore statunitense, in un articolo di giornale del Portland Press Herald nel 1996 redatto per la morte del marito – Nello schianto del bombardiere avvenuto il 21 gennaio 1944 morirono gli altri sei membri dell’equipaggio

“B-26 precipitato a Pian della Breccia, John Moffett venne nascosto per sei mesi dai civili italiani”

Condividi la notizia:


John Moffett

John Moffett (findagrave.com)


Civitella d’Agliano – “B-26 precipitato a Pian della Breccia, John Moffett venne nascosto per sei mesi dai civili italiani”. È la vicenda raccontata da Katherine Herward Moffett, moglie dell’aviatore statunitense, in un articolo di giornale del Portland Press Herald nel 1996, redatto per la morte del marito.

L’operatore radio e mitragliere John Albert Moffett fu l’unico superstite dello schianto del bombardiere americano B-26 seral number 41-18326 con soprannome “Skeeter” pilotato da Clarice Randall appartenente al 439th squadron del 319th bomber group dell’Usaaf precipitato il 21 gennaio 1944 alle 11,30 nelle campagne di Pian della Breccia a Civitella d’Agliano.

L’aereo venne colpito dalla contraerea tedesca durante il bombardamento di un ponte ferroviario ad Orvieto e poco dopo si schiantò nella campagna di Pian della Breccia nel comune di Civitella d’Agliano.


Il bombardiere B-26 "Skeeter" con l'equipaggio del 1943 (https://b26.com)

Il bombardiere B-26 “Skeeter” con l’equipaggio del 1943 (https://b26.com)


Una vicenda ricostruita nel dettaglio dal ricercatore Michele Mari con la collaborazione dell’associazione Air Crash Po nelle persone di Luca Gabriele Merli ed Agostino Alberti.

Hanno collaborato anche Cesare Corradini, il sindaco del paese Giuseppe Mottura, Tonino Casciani, Alessio Geri, Marco Palmucci, Silvano Profili e il primo cittadino di Castiglione in Teverina Leonardo Zannini.

E proprio in un terreno di Pian della Breccia sono stati rinvenuti alcuni resti dell’aereo.

Nello schianto morirono, in quel lontano 21 gennaio 1944, sei aviatori: Clarice Randall (pilota), House Lawson (co pilota), Harry Price (puntatore), James Davis (motorista e mitragliere), Harry Merrill (mitragliere) e Julius Sablich (fotografo).

John Albert Moffett, che era operatore radio e mitragliere, fu l’unico sopravvissuto riuscendosi a paracadutarsi dall’aereo in fiamme.


John Moffett (findagrave.com)

John Moffett (findagrave.com)


Rimase gravemente ferito ma venne aiutato da alcuni civili italiani che lo nascosero ai tedeschi.

Moffett dettò il suo indirizzo e il suo nome ad alcuni abitanti della frazione di Spoletino che lo avevano salvato e in più riferì di essersi salvato grazie alla protezione di sua moglie Maria Caterina.

Grazie a queto episodio, contenuto nel libro “Tempo di guerra, vicende vissute dai castiglionesi durante la seconda guerra mondiale” di Cesare Corradini, che il ricercatore Michele Mari ha potuto identificare l’aereo precipitato a Pian della Breccia e poi successivamente ritrovare alcuni resti del velivolo nel terreno.

“Tutti sono stati uccisi tranne lui – ha raccontato la moglie, Katherine Herward Moffett nell’articolo del 1996 redatto per la morte del marito -. Gli altri piloti della formazione in quel raid mi hanno riferito che non aveva alcuna possibilità. Hanno visto l’aereo esplodere dopo un colpo diretto. Mi hanno detto più tardi che in quel particolare giorno mio marito aveva un paracadute su cui ti siedi, invece di indossarlo sulla schiena. È stato spazzato via attraverso la carlinga dell’aereo”.


Katherine Herward (findagrave.com)

Katherine Herward (findagrave.com)


John Albert Moffett riuscì a paracadutarsi e toccare terra nei pressi di Spoletino, mentre l’aereo si schiantò in un terreno di Pian della Breccia.

“Ferito e a terra – ha aggiunto la moglie dell’aviatore statunitense nell’articolo -, è stato aiutato da paesani italiani e da alcuni soldati inglesi nascosti nella zona. Gli italiani lo hanno nascosto per sei mesi in montagna. La sera, andava di casa in casa e gli davano da mangiare. Hanno fatto anche salire un farmacista sulla montagna per rimuovere le schegge dalle natiche e dal braccio”.


Civitella d'Agliano - Una parte rinvenuta del bombardiere B-26 "Skeeter"

Civitella d’Agliano – Una parte rinvenuta del bombardiere B-26 “Skeeter”


Come riportato nel libro “Tempo di guerra, vicende vissute dai castiglionesi durante la seconda guerra mondiale” di Cesare Corradini l’aviatore statunitense venne aiutato immediatamente da Camillo e Latino Persieri, Adelio, Lugi e Mario Sberna che si avvicinarono per aiutarlo a fuggire e lo fecero entrare nella casa Pacchiarotti dove gli prestarono la prima assistenza.

Un gesto eroico il loro, dato che le truppe tedesche avevano iniziato le ricerche dell’aviatore dopo aver visto il paracadute aprirsi dall’aereo in fiamme.

Moffett venne poi trasportato in barella da Oliviero Andreoni, Amelio Del Medico, Marcello e Raniero Lattanzi nell’abitazione Zuccherofino alla Massa del Grano e portato nella valla di Civita per le cure del dottor Fiore di Lubriano.


Il bombardiere B-26 "Skeeter" (https://b26.com)

Il bombardiere B-26 “Skeeter” (https://b26.com)


Dopo circa sei mesi John Albert Moffett venne però catturato dai tedeschi che lo portarono in alcuni campi di prigionia in Germania.

Venne liberato dalle truppe inglesi nel maggio 1945 e ritornò in patria dove lavorò per quarant’anni alla Shell Oil Co.

Morì nel 1996 all’età di 76 anni al Veterans Administration Hospital di Togus per complicazioni legate al morbo di Alzheimer.

Riposa nel cimitero di Pine Grove di Falmouth, Cumberland County, Maine,  insieme alla moglie Katherine deceduta nel giugno 2014 all’età di 92 anni.


La lapide di John Moffett e la moglie Katherine Herward (findagrave.com)

La lapide di John Moffett e della moglie Katherine Herward (findagrave.com)


Nella vita John Moffett è stato anche un grade sportivo: infatti eccelleva nel calcio, nel basket e nel baseball.

Sempre durante la seconda guerra mondiale mise in salvo anche altri due piloti da morte certa.


John Moffett (findagrave.com)

John Moffett (findagrave.com)


Infatti nell’agosto 1943 salvò la vita a due compagni d’equipaggio quando il suo bombardiere fu abbattuto nel mar Mediterraneo vicino alla Sicilia.

“Nuotò dietro di loro e li aiutò a salire su un gommone – ha raccontato ancora la moglie nell’articolo del 1996-, e nuotarono verso l’isola di Lipari”.

Per questo suo gesto eroico ricevette anche diverse medaglie.

Una storia, quella del B-26 statunitense “Skeeter” precipitato a Pian della Breccia il 21 gennaio 1944, ricostruita nel dettaglio a distanza di 77 anni dove morirono sei aviatori americani ma da cui sono emersi particolari inediti e ricchi di eroismo.


Articoli:  “21 gennaio 1944, precipita un bombardiere americano a Pian della Breccia: era il B-26 pilotato da Clarice Randall” – “Il bombardiere B-26 pilotato da Randall è stato colpito al motore destro e poi è precipitato in fiamme…”


Condividi la notizia:
27 settembre, 2021

                               Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564PRIVACY POLICY

Test nuovo sito su aruba container https://www.tusciaweb.it/congratulazioni-per-questo-meraviglioso-traguardo-raggiunto/