Brescia – Morte dell’ex vigilessa Laura Ziliani, i tre arrestati accusati di omicidio fanno scena muta davanti al gip.
Laura Ziliani
Agli interrogatori di garanzia, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere le due figlie della donna Paola e Silvia Zani e il fidanzato della maggiore Mirto Milani che secondo la procura di Brescia avrebbero ucciso la 55enne e ne avrebbero occultato il cadavere.
Della donna si erano perse le tracce lo scorso 8 maggio. A tre mesi di distanza, esattamente l’8 agosto venne ritrovato il suo corpo senza vita, a pochi metri di distanza dal letto del fiume Oglio, grazie all’esondazione avvenuta in quei giorni. È stato l’esame del Dna a sciogliere ogni dubbio sulla sua identità, dal momento che il cadavere era in avanzato stato di decomposizione.
Stando a quanto ricostruito dall’accusa, i movente dell’omicidio, secondo la procura, sarebbe il patrimonio immobiliare della vittima che possedeva dei B&B.
– Ex vigilessa trovata morta, arrestati le figlie e il fidanzato della maggiore
Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.
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