Caprarola – Le gelate tardive dello scorso aprile hanno causato “almeno 90-100 milioni di euro di mancati guadagni ai produttori di nocciole”. Soldi che “non circoleranno e metteranno in crisi l’economia di tutta la provincia: verranno tempi duri per tutti”. A lanciare l’allarme è Pompeo Mascagna, presidente di Assofrutti, l’associazione di produttori di frutta in guscio con sede a Caprarola, mentre gli agricoltori iniziano a fare il bilancio della raccolta 2021.
Pompeo Mascagna
“È una stagione disastrosa – spiega Mascagna -. L’anno scorso in provincia di Viterbo sono stati raccolti fra i 500 e i 550mila quintali di nocciole, quest’anno sarà un miracolo se arriveremo a 150mila quintali. Tutto a causa delle gelate tardive d’inizio aprile, che hanno letteralmente distrutto la produzione, con aziende che hanno perso quasi il 100% del raccolto”.
Il presidente di Assofrutti quantifica i mancati guadagni per i produttori di nocciole in “almeno 90-100 milioni di euro”. A cui vanno aggiunte “le perdite di tutto l’indotto: i trasformatori, i venditori, i meccanici che non lavorano sui mezzi fermi, con una conseguente diminuzione dell’occupazione per moltissimi lavoratori”.
“Soldi che mancheranno a cascata – continua Mascagna – anche sui settori che non hanno niente a che vedere con le nocciole. Se il lavoratore non guadagna, non va al ristorante, non compra i vestiti, non cambia la macchina o la televisione. Verranno tempi duri per tutto il territorio”.
Il portavoce dei produttori di nocciole punta il focus proprio sui possibili contraccolpi sull’intero sistema economico della Tuscia. Un aspetto che, a suo dire, non viene adeguatamente considerato. “La corilicoltura è un settore trainante dell’economia della provincia di Viterbo – dice -. Una stagione così negativa di questo comparto è un colpo durissimo per il territorio, eppure noto con una certa apprensione che nessuno sembra averlo percepito. Le difficoltà si stanno già cominciando a palesare: ci sono persone che hanno un mutuo in corso e, incassando molto meno di quello che avevano preventivato, ora si trovano in difficoltà per pagare le rate. E nei prossimi mesi sarà sempre peggio”.
La proposta di Mascagna è “una tavola rotonda con provincia, regione, ministero e tutti gli enti competenti, per studiare dei meccanismi paracadute che mettano in sicurezza il settore anche di fronte ai fenomeni meteorologici estremi. Se anche la prossima stagione dovesse essere funestata da qualche imprevisto, l’economia della Tuscia cadrà in ginocchio. E allora piangeremo tutti, non solo chi ha le nocciole”.
Alessandro Castellani
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