Castel Sant'Elia - Il racconto dei residenti dopo il femminicidio-suicidio di sabato sera: "Nessuno si sarebbe aspettato una cosa del genere da Ciriaco"

“La gente non sapeva nemmeno che Pigliaru e la moglie si stessero separando…”

Castel Sant’Elia – (a.c.) – “Una persona tranquilla”, un “gran lavoratore” con “una bella famiglia”. Così a Castel Sant’Elia alcuni residenti descrivono Ciriaco Pigliaru, l’uomo di 65 anni che sabato sera ha ucciso a colpi di fucile Anna Cupelloni, la moglie 57enne da cui si stava separando, prima di togliersi la vita puntando l’arma contro sé stesso.

Castel Sant’Elia – Il casale dove è avvenuto il femminicidio-suicidio

La tragedia è avvenuta in un casale di campagna di proprietà di Pigliaru, nei pressi della località Pianella, a circa un chilometro di distanza dalla casa di famiglia dei coniugi. Nel casale, secondo le testimonianze, pare che vivesse una delle due figlie della coppia, insieme al fidanzato. La stessa ragazza che avrebbe assistito alla scena del femminicidio-suicidio e chiamato i soccorsi.

“Tutti in paese siamo rimasti sconvolti – racconta un abitante di Castel Sant’Elia -. Tante persone non sapevano nemmeno che Ciriaco e Anna si stessero separando. Lui aveva continuato a lavorare senza far sospettare niente, era sempre apparso come una persona molto tranquilla”.

Pigliaru, dopo aver gestito per anni un’azienda agricola con suo fratello, aveva intrapreso nuove attività con una tabaccheria e un altro negozio a Nepi. La stessa città dove pare si fosse trasferita la moglie da qualche mese, abbandonando la casa di Castel Sant’Elia.

Nessuno, tra i residenti castellesi, sembra in grado di spiegare i motivi del gesto di Pigliaru.

“Ciriaco era un gran lavoratore – racconta un’altra persona -. Uno che si era letteralmente fatto da solo e aveva ottenuto traguardi importanti. Aveva una bella famiglia: le figlie sono brave ragazze e anche suo fratello è un uomo molto tranquillo. Dall’esterno sembrava che vivesse una vita serena, addirittura invidiabile”.

“Non aveva mai creato problemi – aggiungono i residenti – mai avuto comportamenti che potessero destare preoccupazione, o perlomeno non se ne sapeva niente in giro. Per questo tante persone non riescono ancora a credere a quello che è successo”.